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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Terreni confiscati alla Scu, concessione a titolo gratuito per finalità sociali

Bando pubblicato: assegnazione per 10 anni, domande entro il 17 giugno. Gli immobili sono a Tuturano, erano di Buccarella

BRINDISI – Innovazione sociale in ambito rurale per il futuro dei terreni confiscati a Tuturano ad esponenti della Sacra Corona Unita, in primis a Salvatore Buccarella, ritenuto capo storico dell'associazione di stampo mafioso, che il Comune di Brindisi vuole concedere a titolo gratuito per dieci anni, con possibilità di rinnovo per lo stesso periodo.Gli appezzamenti di terra sono diventati dello Stato, il 26 marzo 2014 ma solo oggi l’Amministrazione comunale di Brindisi ha fatto ricorso a un bando pubblico per l’affidamento in gestione, mettendo in pratica le disposizioni del legislatore che risalgono al 1996, con aggiornamento nel 2011, anno del codice delle leggi antimafia.

riccardo rossi in consiglio comunale-2

Il bando

Così come era stata anticipato nelle scorse settimane dal sindaco Riccardo Rossi, l’Amministrazione ha pubblicato il bando che ha per oggetto tutti gli immobili diventati di proprietà dell’Ente per effetto della confisca, per un’estensione complessiva pari a 395.961 metri quadrati: la maggior parte dei fazzoletti di terra rientrava nel patrimonio riconducibile a Salvatore Buccarella, ergastolano dal 1988, ritenuto a capo della frangia rimasta ancora attiva sul territorio, già sottoposto al regime del carcere duro secondo il 41 bis. I terreni si trovano nella frazione di Tuturano, ci sono uliveti e vigneti. L'avviso pubblico rappresenta l'impegno concreto del Comune di Brindisi nella lotta alla mafia.

La finalità

Il Comune intende “promuovere l’utilizzo del bene” costituito dall’insieme dei terreni confiscati,  per la realizzazione di progetti” che siano caratterizzati da “innovazione sociale in ambito rurale” attraverso “funzioni produttive” che siano in grado di valorizzare l’identità del territorio, a vocazione spiccatamente agricola, in modo tale da perseguire anche l’ulteriore finalità costituita dall’”inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e giovani disoccupati” nell’avvio della produzione agricola tipica della zona.

Le domande

Per la presentazione delle domande c’è tempo sino al 17 giugno (entro le ore 13). La concessione sarà rilasciata per dieci anni, al termine del periodo il Comune si riserva la facoltà di rinnovarla per ulteriori dieci anni, “previa valutazione della corretta conduzione dei beni, del raggiungimento degli obiettivi progettuali, della sussistenza dei motivi di interesse pubblico e nel rispetto della normativa vigente”.

Non saranno valide le proposte progettuali per la gestione parziale del complesso dei terreni.

Al bando possono partecipare le comunità, gli enti e le associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, le cooperative sociali, le organizzazioni di volontariato, quelle non lucrative di utilità sociale (Onlus), le comunità terapeutiche e i centri di recupero e cura per tossicodipendenti. E ancora: le associazioni di protezione ambientali che siano state riconosciute in base alle disposizioni di legge, gli operatori dell’agricoltura sociale e le associazioni temporanee di scopo (Ats) e associazioni temporanee di impresa (Ati).

SALVATORE BUCCARELLA DIA-2

Il progetto

La proposta progettuale, sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto richiedente, dovrà illustrare una serie di aspetti a partire dall’analisi del contesto sociale, economico e territoriale  in riferimento agli obiettivi dell’iniziativa. Il Comune chiede una descrizione del modello organizzativo del soggetto gestore, in rapporto al piano delle attività da realizzare, l’indicazione di eventuali partenariati con soggetti, sia pubblici che privati, la ricaduta sul territorio tanto dal punto di vista sociale che occupazionale e il piano di comunicazione dello stesso progetto. E’ necessario allegare il piano economico, comprensivo dell’elenco degli investimenti, così come il cronoprogramma del primo triennio di attività con indicazione dei costi che il concessionario di si impegna a sostenere (acquisto di beni durevoli, ristrutturazione e manutenzioni straordinarie).

Chi presenta domanda, deve anche rendere note le precedenti esperienze nella gestione di progetti di innovazione sociale e di gestione di beni pubblici, comprovate da curriculum vitae.

La valutazione

L’Amministrazione, nei prossimi giorni, procederò alla nomina dei componenti della commissione che avrà il compito di valutare i progetti partendo dal possesso dei requisiti necessari alla partecipazione al bando. Successivamente, la stessa commissione in una o più sedute, procederà all’assegnazione dei punteggi con conseguente formazione di una graduatoria.

Sarà valutata innanzitutto la qualità del progetto: dieci punti per le caratteristiche del proponente, venti punti per la coerenza interna, venti per la fattibilità e l’efficacia attesa, venti anche per l’innovatività della proposta. La commissione dovrà “pesare” il contributo allo sviluppo del territorio: in primis in relazione alle ricadute sociali ed occupazionali con il riconoscimento di dieci punti, dieci anche per la partecipazione della comunità locale, dieci per i partner proposti.

L’Amministrazione comunale, indipendente dalle risultanze della selezione pubblica, si riserva la facoltà insindacabile di non dare luogo alla concessione del bene, “qualora il progetto di utilizzazione non risponda all’interesse pubblico o non sia coerente con i programmi dell’Ente in materia di utilizzo dei beni confiscati”.

Gli obblighi

Il concessionario dovrà tenere “costantemente informato il Comune di Brindisi sull’attività svolta”, ha l’obbligo di stipulare polizza assicurativa contro tutti i rischi che possano gravare sull’immobile e per responsabilità civile, con un massimale di 250mila euro per tutta la durata della concessione e dovrà chiedere tutte le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento delle attività. Dovrà anche “informare immediatamente l’Ente in ordine a qualsiasi fatto che turbi lo stato e la natura dello stesso bene”. Il Comune, dal canto suo, potrà  - in ogni momento – procedere con ispezioni, verifiche e accertamenti d’ufficio.

La revoca

Nel bando sono state elencate le ipotesi in cui la concessione sarà dichiarata decaduta o sarà revocata. Se il concessionario contravviene a disposizioni di legge e norme contrattuali, allora il rapporto con il Comune sarà dichiarato decaduto. La concessione sarà revocata nel caso in cui, dalle informazioni acquisite dal prefetto sulla “moralità dei soci e degli amministratori o del personale, dovessero emergere elementi tali dar ritenere possibile il rischio di tentativo di infiltrazione o condizionamenti mafiosi nello svolgimento dell’attività”.

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