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Martedì, 23 Aprile 2024
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Pontile con briccole, sì con sei prescrizioni: delibera in Consiglio comunale

“Prevalente interesse alla sicurezza degli ormeggi”. Il settore Ambiente chiede indicazioni sulla tipologia dei materiali usati per sei posti per ormeggio navi ro-ro salvaguardia qualità aria, ambiente marino e vegetazione, gestione fanghi e impatto acustico

BRINDISI- Approda in Consiglio comunale il progetto per la realizzazione di un pontile con briccole per il potenziamento degli ormeggi per navi ro-ro a Costa Morena Ovest, rispetto al quale è arrivato parere favorevole con sei prescrizioni dal dirigente del settore Ambiente, partendo dal riconoscimento del “prevalente interesse della sicurezza per gli attracchi delle navi”.

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Il Consiglio comunale

Maggioranza e opposizione si confronteranno  in Aula il prossimo 27 agosto (inizio alle 15), dopo il tira e molla tra Comune, Autorità portuale e Capitaneria andato in scena nelle ultime settimane. L’argomento è stato inserito nell’ordine del giorno dei lavori delle Assise che ieri è stato notificato ai consiglieri: è il secondo in scaletta, dopo l’approvazione del documento strategico per il commercio. A proporre il progetto sarà l’assessore all’Urbanistica Dino Borri, partendo dalla dettagliata relazione trasmessa nelle scorse ore dal settore Ecologia e Ambiente, secondo il quale in via teorica sussistono i presupposti per il via libera alla costruzione del pontile di attracco per navi ro ro, posto perpendicolare al piazzale di Costa Morena, con la realizzazione di sei briccole fisse amovibili.  Le briccole dovrebbero essere collegate tra loro da passerelle metalliche per consentire l’accesso agli ormeggiatori. “Ogni briccola è formata da sei pali di acciaio, il piano superiore calpestabile è realizzato a quota 4,5 metri sul livello del mare con grigliato metallico.

Guardando alla realizzazione concreta del progetto, il dirigente ha chiesto che “vengano esaminati e considerati nelle fasi progettuali, aspetti ambientali specifici” che attengono agli impatti dell’opera, “diretti e indiretti”.

Materiali ecocompatibili

In primis, il Comune chiede una precisa “indicazione della tipologia dei materiali impiegati per le briccole e di tutti quelli che verranno a contatto con la componente biotica e abiotica marina” perché gli uni e gli altri dovranno necessariamente essere “ecocompatibili”.

In secondo luogo, è stata sottolineata la necessità di considerare le eventuali conseguenze sull’aria perché – si legge nella relazione – “non sono stati adeguatamente considerati e valutati i contributi delle opere in fase di cantiere al fine di salvaguardarne la qualità”. Per questo l’Amministrazione chiede un’analisi di dettaglio per le emissioni con una “modelizzazione delle misure di mitigazione. In particolare, le preoccupazioni si riferiscono al “deposito temporaneo dei sedimenti marini escavati per la installazione delle briccole e dei sistemi di confinamento dei materiali”.

Gestione dei fanghi e rispetto dell'ambiente

Nella relazione, inoltre, è stato preso in considerazione l’aspetto della gestione dei fanghi con il dragaggio. Stando a quanto sostenuto dal dirigente del settore Ambiente, ad oggi non è stato preso in esame il potenziale livello di contaminazione, “anche attraverso la torbidità e i meccanismi di natura chimico-fisica”.

La quarta prescrizione attiene alla necessità di garantire il rispetto dell’ambiente idrico marino, per il quale il suggerimento è legato alla realizzazione di un “efficace sistema ecocompatibile di installazione dei manufatti sui fondali, al fine di ridurre la torbidità e la concentrazione dei solidi sospesi”. Allo stesso modo, occorre preservare la “vegetazione, flora, fauna marina ed ecosistema” perché “pur essendo la componente marina del porto a forti pressioni antropiche legate all’attività industriale e all’agglomerato urbano limitrofo, si ritiene utile produrre uno studio specifico dell’area interessata, al fine di attualizzare e documentare l’argomento, scarsamente trattato nel progetto presentato”. Infine, per il Comune si rende necessario considerare la “rumorosità ambientale” con riferimento alle attività e alle opere da svolgere.

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La finalità del progetto

L’iniziativa progettuale, da realizzare nel contesto portuale, ricade nell’ambito della perimetrazione del Sin, sito di interesse nazionale, e soggiace, e “ha la finalità di mettere in sicurezza gli ormeggi sulla banchina di Costa Morena ovest”, in considerazione delle “mutate dimensioni delle navi ro ro che attualmente raggiungono i 200 metri di lunghezza. La questione sicurezza si avverte in condizioni meteorologiche avverse non essendo possibile attraccare di poppa con ancore a prua. Su tale aspetto più volte si è espresso il comandante della Capitaneria di porto, Giovanni Canu, l’ultima in occasione del sopralluogo che si è svolto lo scorso 20 agosto. In quella sede anche il rappresentante del Comune di Brindisi in seno al comitato portuale, “ha ravvisato la necessità di mettere in sicurezza gli attracchi” su quella banchina, riconoscendo “l’intervento determinante dell’intero progetto di sviluppo del terminal roro di Brindisi”.

Il piano regolatore portuale

Attualmente, in quel punto è disponibile un solo attracco che consente alle navi di “appoggiarsi” con il fianco e di un dente ortogonale alla banchina, su cui appoggiare la rampa poppiera di transito dei mezzi rotabili. Il piano regolatore portuale, nella variante datata 2006, prevede la realizzazione di accosti per navi, sia traghetto che ro ro a Sant’Apollinare “che consentiranno la medesima tipologia di attracco”. Da Palazzo di città, ricordano che a “supporto di questa previsione, sono state già realizzate diverse infrastrutture, viarie e strutturali, per le quali tuttavia non è stata accertata la conformità urbanistica”. E aggiungono che il progetto del pontile con briccole, “non presenta carattere di particolare innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale, secondo le tendenze in atto nei porti che sono stati oggetto di recenti interventi di riqualificazione e sviluppo, anche in considerazione della rilevanza storica, culturale, strategica del porto di Brindisi nei flussi dei traffici del mare Mediterraneo.

A giudizio del Comune, infine, l’intervento non “sembra prevedere funzioni sostanzialmente diverse rispetto a quelle esercitate in banchine allo stato attuale, ma potrebbe consentire l’attracco di navi di maggiore dimensione e in numero superiore, servite sia dal pontile a briccole che dalle ulteriori due rampe previste”. Di questo potenziale incremento però “non è data evidenza nella proposta, né sono stati valutati gli impatti in termini di servizi e infrastrutture nelle aree retroportuali”. Si tratta della zona in cui sono state realizzate opere per la security, oggetto di contenzione dinanzi ai giudici amministrativi, sul fronte della mancata conformità urbanistica. La conclusione negativa della conferenza di servizi, risalente al 26 ottobre 2018, è stata confermata con sentenza dal Tar di Lecce.

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La Regione Puglia

Dal dipartimento Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio della Regione Puglia (sezione Urbanistica) è arrivato, lo scorso 17 luglio, è stato trasmesso il parere al Provveditorato delle Opere pubbliche relativamente alla compatibilità dell’opera prevista con il vigente piano regolatore (Prp). “Le opere in oggetto, per le finalità perseguite incidono sugli indirizzi e sulle previsioni dello stesso Prp”, si legge. “E, infatti, con riferimento alla messa in sicurezza degli accosti delle navi roro che attualmente attraccano alla banchina di Costa Morena Ovest, dette opere non risulta previste nel Piano regolatore portuale e quindi hanno una rilevanza significativa, configurando una variante allo stesso”. In tale contesto, la Regione ha espresso comunque parere favorevole, “facendo salve le osservazioni da parte dell’Amministrazione comunale di Brindisi in relazione all’interazione con la città-porto, al fine del perfezionamento dell’intesa”, perché l’opera è “finalizzata a migliorare la funzionalità e la sicurezza della banchina del piazzale di Costa Morena ovest”. A questo punto, si attende di conoscere il parere degli esponenti dei partiti, delle liste e dei movimenti di minoranza a Palazzo di città.

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