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Sabato, 20 Aprile 2024
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Successo della serata al Teatro Verdi di venerdì sera, organizzata dagli Amici del Campus Bio-Medico di Roma

BRINDISI - Con l’apprezzatissimo concerto “Pazzo per amore: cantate, arie e tarantelle in Italia tra il XVII e il XVIII secolo”, eseguito dall’orchestra barocca del maestro Cosimo Prontera, La Confraternita de’ Musici, che si è svolto venerdì sera, 22 novembre, nel Teatro Verdi di Brindisi, si è conclusa la giornata di orientamento universitario e raccolta fondi “Brindisi per la ricerca”, finalizzata a sostenere la ricerca scientifica nel campo delle malattie neurologiche.

La giornata benefica è stata organizzata e promossa dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Brindisi, dei comuni di Erchie, Fasano, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Vito dei Normanni e Torchiarolo e il sostegno di molti sponsor.

Il pubblico della serata di beneficenza-2

Testimonial dell’importante evento condotto dalla giornalista di Mediaset Nancy Squitieri ed aperto dalla presidente dell’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus, Rossella Perricone, i giocatori della Happy Casa Brindisi, saliti sul palco del Verdi con il presidente Nando Marino e i tecnici della squadra. Per l’occasione la società ha donato 10 biglietti omaggio e una maglia del capitano Adrian Banks, sorteggiati in apertura di serata. Vincitrice, la giovane Elena.

L’iniziativa benefica ha visto l’intervento del professor Vincenzo Di Lazzaro, direttore dell’Unità di Neurologia del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, che ha illustrato la ricerca scientifica svolta dal campus e le peculiarità dello stesso. Uno dei filoni più importanti di ricerca dell’Università Campus Bio-Medico è quello della cosiddetta “mano bionica”, che vuole rispondere alle esigenze dei pazienti che hanno subito l’amputazione di un arto. 

Gli organizzatori della serata di beneficenza sul palco del teatro-2

“La nostra visione”, spiega Di Lazzaro, “è stata quella di costruire delle protesi bioniche, cioè delle protesi che avessero una sensibilità, che permettessero di manipolare gli oggetti”. Il professore ha quindi mostrato, attraverso diapositive e video, come una paziente sia riuscita a manipolare anche piccoli oggetti con la “mano bionica”.

“Il problema però di questo tipo di approccio è che i cavi elettrici connessi ai nervi erano dei cavi esterni, per cui dopo alcuni mesi è stato necessario rimuoverli perché non potevamo lasciare questo tramite con la superficie cutanea aperta per un lungo tempo”.

Da sinistra, Nancy Squitieri e Rossella Perricone-2

Di Lazzaro evidenzia così quello che è il nuovo sogno: sviluppare un dispositivo impiantabile nell’arto che possa dare dei segnali senza connessione di cavi, ma in maniera wireless. “Questo è il primo sogno che abbiamo”, sottolinea il professore, che parla poi di un’altra direzione di ricerca, la cosiddetta elettroceutica, ossia l’utilizzo di stimoli elettrici al posto dei farmaci per alcune patologie come la depressione o la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Altro settore dove la ricerca dell’Università Campus Bio-Medico è attiva è quello dei sistemi indossabili che permettono di monitorizzare i pazienti colpiti da ictus al di fuori dell’ospedale, con la tecnologia più diffusa, il cellulare, che intercetta l’aritmia del paziente e la trasmette al medico curante.

Il professor Vincenzo Di Lazzaro-2

Il professor Di Lazzaro ha concluso il suo intervento parlando di un altro campo di interesse dei bioingegneri dell’università: l’utilizzo della robotica per i pazienti con ictus in fase cronica. Dopo l’intervento del professor Di Lazzaro, il bellissimo concerto dell’orchestra barocca La Confraternita de’ Musici, con il tenore napoletano Rosario Totaro.

È intervenuto poi il professor Bruno Vincenzi, coordinatore del corso di laurea in Medicina Internazionale, in lingua inglese, che ha raccontato la propria esperienza nel campus, prima da universitario poi da professore associato. Vincenzi è tra i fondatori dell’Associazione Alumni, che raccoglie tutti gli ex alunni del Campus Bio-Medico di Roma che si trovano in Italia e all’estero.

La vincitrice della maglietta della Happy Casa-2

La serata benefica è proseguita con l’intervento della presidente dell’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus, Rossella Perricone che, dopo aver ringraziato le tante istituzioni ed aziende che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, ha annunciato la partenza di un progetto

Si darà la possibilità, nei prossimi due anni, a dieci pazienti neurologici indigenti di Brindisi e a due pazienti neurologici indigenti dei comuni della provincia, di usufruire di screening neurologico e prestazioni specialistiche erogate con Tariffa Amica, questo grazie al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e alla disponibilità del professor Vincenzo Di Lazzaro.

Un momento del concerto (2)-3

L’evento è stato realizzato dal comitato organizzatore composto da Paola Baldassarre, delegata dell’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus e membro dell’Associazione Insieme Si Può, rappresentata da Raffaella Argentieri, presidente Inner Wheel, da Lina Bruno, presidente Adisco e da  Maria Grazia Cassiano, presidente Ammi.  

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