rotate-mobile
Attualità Ceglie Messapica

Imu sui terreni edificabili: la commissione tributaria boccia il Comune

Accolto il ricorso presentato dal cittadino Alfonso Ligorio, ignaro del cambio di destinazione d’uso del suo terreno agricolo avvenuto con il Pug

CEGLIE MESSAPICA - La commissione tributaria di Brindisi ha accolto il ricorso di Alfonso Ligorio proposto a seguito di due avvisi di accertamento: uno per il pagamento dell’Imu e l’altro per la Tasi, entrambi per l’anno 2017, dichiarando esorbitante il valore economico attribuito dall’allora amministrazione Caroli ad un terreno, prima agricolo, divenuto edificabile a seguito dell’approvazione del Pug. Un cambio di destinazione del quale Alfonso Ligorio non era a conoscenza, sussistendo seppur un obbligo non sanzionabile da parte dell’ente di essere informato. In sostanza, la commissione ha bocciato quanto sostenuto dalla passata amministrazione riducendo, in maniera considerevole, il valore che era stato stabilito dal Comune.

La questione è la seguente: il Comune di Ceglie Messapica, con l’approvazione del piano regolatore generale nel dicembre 2017, aveva trasformando alcune aree da non edificabili ad edificabili, determinandone una riqualificazione giuridica ai fini della tassazione dell’imposta municipale unica. Il problema era ed è tutto nella circostanza che su tali aree i soggetti interessati non hanno potuto procedere alla tanto declamata edificabilità, in ragione di diversi motivi ostativi e, nel caso della sentenza, il Comune aveva insistito nell’attribuire un valore economico al fondo edificabile superiore quasi del triplo rispetto a quello stabilito dalla commissione tributaria, trovandosi a pagare diverse decine di migliaia di euro a motivo della diversa tassazione Imu cui sono state soggette tali proprietà.

SINDACO CAROLI PUG 2017-2

La commissione tributaria provinciale ha stabilito, quindi, l’errato ed esorbitante calcolo operato dal Comune riguardo al profilo della valutazione economica delle aree ai fini della determinazione della base imponibile su cui applicare l’aliquota di imposta: la ragione è tutta nel fatto che deve farsi riferimento al valore venale o di mercato del terreno che non può essere condizionato e determinato dalle effettive e concrete possibilità edificatorie dell’area astrattamente fabbricabile. Nel caso di Alfonso Ligorio, la commissione ha condannato l’eccessività della rendita catastale sulla base di un valore attribuito d’ufficio dal comune di 120 euro a metro quadro che renderebbe del tutto fuori mercato la stima di un’area artigianale dove insistono molti capannoni industriali. Ha ridotto il valore ad 50.40 euro a metro quadro, quasi di 2/3.

La vicenda era stata oggetto del dibattito politico degli ultimi mesi e tanti cittadini, come Alfonso Ligorio, si erano rivolti al Comune con istanza di annullamento in auto tutela, pare tutte rimaste senza seguito, pertanto l’unica doglianza percorribile era quella avviata dalla nuora di Alfonso Ligorio, Mila Dusseldori avvocato Cassazionista del Foro di Roma, che apre così la strada ad una situazione per la quale alcuni ex consiglieri di opposizione chiesero un consiglio comunale monotematico e ai quali molti proprietari, nella stessa situazione di Alfonso Ligorio, si sono rivolti in considerazione del fatto che l’avviso di accertamento prevedeva esose cifre senza che il Comune li avesse avvisati preventivamente del cambio giuridico del terreno. Della vicenda, Vincenzo Ligorio, imprenditore ed esperto in diritto tributario e del lavoro, figlio del ricorrente e marito dell’avvocato Mila Dusseldori con la quale ha collaborato nella stesura del ricorso, ha voluto interessare, personalmente, il candidato sindaco Carlo Gasparro chiedendogli di dare voce alle giuste rivendicazioni sue e dei tanti concittadini coinvolti, e che la vittoria giudiziale ottenuta non sia favorevole solo a suo padre.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imu sui terreni edificabili: la commissione tributaria boccia il Comune

BrindisiReport è in caricamento