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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cellino San Marco. Il Covid-19 si porta via il poliziotto campione degli anni '50

Muore a 89 anni l'ispettore Francesco Perrone. Ha corso ben 18 volte per la maglia azzurra conquistando sette medaglie d'oro tra campionati di atletica leggera, maratone e corsa campestre

CELLINO SAN MARCO - Cellino San Marco e la provincia di Brindisi perdono un pezzo di storia. E' venuto a mancare ieri, lunedì 27 aprile, al policlinico di Bari, a causa del Coronavirus, Francesco Perrone, 89 anni, ispettore di polizia in pensione, dieci volte campione italiano nel fondo e mezzofondo. Perrone era ospite in una Rssa di Bari (era da tempo domiciliato a Bari Palese dopo essersi pensionato da ispettore). Lunedì 30 marzo viene sottoposto a tampone risultato positivo ma asintomatico. Non accusava alcun malessere, ma come protocollo prevede è stato messo in quarantena. A meta aprile è stato portato al policlinico di Bari dove è deceduto ieri, lunedì 27 aprile. Domattina sarà tumulato nel cimitero di Cellino.

La sua attività agonistica iniziò nel 1955, dopo l'espletamento del servizio militare, quando nel corpo delle guardie della Pubblica Sicurezza nacque la squadra di atletica leggera denominata "Fiamme d'Oro" che lo ingaggiò. Nel frattempo nel settembre 1954 aveva vinto il suo primo titolo a livello nazionale conquistando il "Gran Premio delle Regioni" presso le terme di Caracalla a Roma. Nel 1955, dopo aver partecipato a numerose gare a livello regionale e nazionale con ottimi risultati, vinse il titolo italiano sulla distanza dei 5 mila metri che si corse a Milano, evento a cui la stampa sportiva nazionale dette ampio risalto pubblicando articoli e foto relativi alla gara. Nel 1956 a Roma si confermò ancora campione d'Italia sulla distanza dei 5 mila metri. Perrone in quegli anni era considerato il miglior corridore di fondo d'Italia e nel 1957 a Bologna vinse il titolo italiano sulla distanza dei 10 mila metri con il ragguardevole tempo di circa 30 minuti.

Francesco_perrone_Olimpiadi_Roma_1960-2

Il 17 ottobre 1957 stabilì il nuovo record italiano a Bari sulla distanza dei 5 mila metri con il tempo di 14'31". Nel 1958 ha partecipato alla "Corrida di San Silvestro" a San Paolo del Brasile e, sempre nello stesso anno, ha vinto i campionati mondiali del Clsm che si tennero ad Atene. Il suo sogno, comunque, rimaneva quello di correre la maratona ma i tecnici glielo impedivano ritenendo dannosa la corsa su strada. Ma dopo tanta insistenza lo lasciarono allenare ed i risultati furono ottimi poiché nel 1958 vinse il titolo italiano di maratona a Roma con il buon tempo di 2 ore e 15 minuti.

Dopo la maratona di Roma vinse altre quattro gare sulla stessa distanza tra cui una a Novara dove era in palio il titolo italiano. Nel 1959 vinse la "Cinque Mulini", una delle gare più prestigiose del panorama nazionale ed internazionale. Nel 1960 ha partecipato alle Olimpiadi tenutesi a Roma e, nel 1961, ha vinto il titolo italiano di gara campestre alle Cascine di Firenze. Ha corso ben 18 volte per la maglia azzurra (sia civile che militare) ed ha partecipato, durante tutta la sua carriera a numerosissimi meetings nazionali ed internazionali per promuovere lo sport e l'atletica nei giovani. Nel 2012  presso la Camera di Commercio di Brindisi, ha ricevuto dal Coni di Brindisi una targa speciale "La Grande Olimpiade - Roma 1960" nel corso della cerimonia delle "Stelle al Merito Sportivo e Medaglie al valore Atletico". Tale riconoscimento segue a quello di "Ambasciatore di Atletica e degli Ideali Olimpici" ricevuto in occasione della "Festa dell'Atletica 2011" dalla federazione italiana di atletica leggera della Regione Puglia per mano del presidente Emiliano.

Il cordoglio di Giacomo Leone, presidente regionale della Fidal

Così ricorda Francesco Perrone, un altro poliziotto famoso dello sport italiano, Giacomo Leone di Francavilla Fontana, vincitore della Maratona di New York nel 1996, ultimo italiano ed europeo a salire sul podio nella Grande Mela, e attualmente in servizio presso la Questura di Brindisi: "Non sono stati tanti i momenti nei quali ho avuto l'onore ed il piacere di incontrare Francesco Perrono ma ne ricordo uno in particolare, circa dieci anni fa, a Bari, durante una festa organizzata dalla federazione regionale di atletica leggera. Io non ero ancora presidente. In quella occasione è intercoso un felice e piacevole scambio di esperienze sportive tra me e lui. Perrone ha avuto il privilegio di essere il primo atleta poliziotto a far parte delle 'Fiamme Oro'. La sua vita è stata costellata da tanti successi sportivi e ha saputo trasmettere a tanti ragazzi questa sua passione. L'atletica perde un grande esempio di sport". 

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