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Un centro diocesano per bambini e ragazzi nel ricordo di Matteo Farina

La parrocchia San Lorenzo del rione Sant'Elia ha dato disponibilità a ospitare il centro. Ieri l'annuncio, in occasione dell'incontro formativo dell’Apostolato della Preghiera

È stata data la disponibilità , dalla parrocchia San Lorenzo da Brindisi, per lavorare in merito alla formazione di un centro diocesano Meg (Movimento Eucaristico Giovanile) dedicato alla memoria di Matteo Farina. La notizia è stata data durante un incontro formativo con i presidenti, i consiglieri parrocchiali e il direttore diocesano dell’Apostolato della Preghiera, Don Pino Nigro, dalla presidente nazionale dell’Apostolato, Maria Viva. 

Il centro Meg sarà il primo della diocesi di Brindisi-Ostuni e avrà la sua sede nella parrocchia San Lorenzo da Brindisi, grazie alla disponibilità del parroco, don Paolo Zofra, e della consigliera dello stesso centro locale, Antonietta Donadeo, che ha subito accolto la richiesta della presidente nazionale dell’Apostolato della Preghiera di creare un centro dedicato al giovane brindisino Servo di Dio Matteo Farina. La Donadeo sarà quindi la referente diocesana del progetto. 

“Qui ho avuto l’opportunità di conoscere Antonietta Donadeo, della vostra diocesi di Brindisi”, afferma Maria Viva, “che si è dichiarata disponibile a lavorare, a creare un centro Meg che mi farebbe tanto piacere poter dedicare al nome e alla memoria di Matteo Farina, vostro Servo e nostro Servo di Dio”. La presidente nazionale ha auspicato la nascita di almeno un gruppo Meg in ogni diocesi. 
Il Meg guidato ed affiancato dall’Apostolato della Preghiera, mira alla formazione dei bambini e dei giovani per renderli uomini eucaristici. Si tratta di un percorso che abbraccia un’ampia fascia di età (8-24 anni) e che si suddivide in molteplici tappe specifiche della fase di crescita, volte ad educare all’ascolto, alla relazione, alla comunione e alla testimonianza. La catechesi del Meg è improntata sulla spiritualità gesuita.  

Maria Bafaro-2-2

L’incontro formativo dell’Apostolato della Preghiera, che si è svolto lunedì 19 agosto, alle 16.00, nel Salone “Don Francesco De Benedictsis” della parrocchia San Giustino de Jacobis di Brindisi, è stato aperto dal parroco don Cosimo Posi, che ha parlato della Scuola Diocesana di Teologia per Laici che ha la propria sede nella stessa parrocchia e i cui corsi inizieranno a settembre. La Scuola è rivolta ai laici, agli operatori pastorali, alle persone in ricerca che volessero approfondire le materie teologiche di base. 

A prendere la parola è stata quindi la presidente diocesana dell’Apostolato della Preghiera, Maria Bafaro, che ha ricordato la figura del sacerdote San Giovanni Eudes, di cui la Chiesa fa memoria il 19 agosto. Eudes fu il primo sacerdote a diffondere l’amore verso i sacri cuori di Gesù e Maria e fondò molte congregazioni. Tra queste la più importante è quella di aiuto alla formazione del clero.  

Dopo i saluti di Don Pino Nigro, direttore diocesano dell’Apostolato della Preghiera, la presidente nazionale, Maria Viva, ha proposto delle riflessioni sul processo di ricreazione dell’Apostolato della Preghiera (iniziato nel 2010) nella Rete Mondiale di Preghiera del Papa, divenuta il 23 marzo 2018 un’Opera Pontificia, con sede in Vaticano. La Rete Mondiale, diretta a livello internazionale da Padre Fréderic Fornos, è seguita direttamente da Papa Francesco. 

Don Cosimo Posi-2

La presidente nazionale ha quindi parlato delle nuove modalità di diffusione della spiritualità del Sacro Cuore di Gesù: come il video mensile con cui il Papa comunica alla Rete Mondiale le sue intenzioni di preghiera; il nuovo logo, uguale in tutto il mondo; l’applicazione Click To Pray, nuova modalità di preghiera scaricabile su cellulari e computer.  Ha quindi proseguito il suo intervento soffermandosi sul nuovo itinerario spirituale internazionale, che si sviluppa in nove passi: “Una via del Cuore”, pensato come una scuola di preghiera che ha la sua sorgente nel tesoro spirituale di Sant’Ignazio. L’Apostolato della Preghiera ha, infatti, una spiritualità che prende vita dai Gesuiti, che ancora oggi guidano la Rete Mondiale di Preghiera del Papa. 

“Il nostro obiettivo è quindi divenire apostoli di preghiera oggi, nel nostro tempo, utilizzando quelli che sono i nuovi linguaggi”, evidenzia Maria Viva.  “Per questo è nato questo processo globale di ricreazione dell’Apostolato della Preghiera. Per utilizzare strumenti nuovi, per andare a comunicare una spiritualità antica agli uomini e alle donne di oggi”. La presidente ha concluso la sua relazione ripercorrendo, attraverso delle slide, il percorso del processo di ricreazione, partendo dalla nascita dell’Apostolato della Preghiera, fondato nel 1844 dal padre gesuita Francesco Gautrelet.  L’incontro è terminato con l’annuncio, da parte di don Pino Nigro, dei prossimi incontri diocesani dell’Apostolato. 

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