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Precari nella sanità: "L'Asl stabilizzi tutti gli operatori, senza discriminazioni"

Lettara della Fp Cgil al dg Pasqualone: "Altre regioni hanno già dato una applicazione al Milleproroghe di Febbraio 2020"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al direttore generale dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, da parte del segretario generale della Fp Cgil, Pancrazio Tedesco, sulla questione riguardante la stabilizzazione dei precari nella sanità. 

La Fp Cgil da sempre in prima linea per la lotta al precariato.  La recente stabilizzazione, da noi auspicata, ha deluso una grande platea di lavoratori, che hanno come unica colpa quella di essere stati assunti a “chiamata diretta”. La regione Puglia ha una grave responsabilità in questa vicenda, si è trincerata dietro interpretazioni restrittive della norma, chiedendo un chiarimento interpretativo al governo. Altre regioni, come la Campania, hanno già dato una applicazione al Milleproroghe di Febbraio 2020 nonché avviato le stabilizzazioni.

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Questa discriminazione è intollerabile oltre che lesiva verso la dignità dei lavoratori. La Fp Cgil, combatte il precariato istituzionalizzato da tempo immemore. Se una Asl in assenza di altri strumenti per il reclutamento del personale, ha assunto operatori con carattere d’urgenza tramite chiamata diretta, la colpa non può ricadere sul lavoratore. Questa stabilizzazione che di fatto esclude moltissimi lavoratori ha creato una disparità inaccettabile e lesiva anche del principio costituzionale di uguaglianza.  

La recente stabilizzazione va rivista, tutti i precari aventi diritto, compresi quelli reclutati con incarichi a tempo determinato a chiamata diretta devono poter essere stabilizzati. Noi non facciamo fogli volanti per imbonire la platea, la Fp Cgil entra sempre nel merito delle questioni. Siamo pronti a sostenere i lavoratori in ogni situazione, i loro diritti vanno difesi e soprattutto riconosciuti.

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