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Chi trova un lavoro, trova un tesoro: il progetto dell'Aipd

Primo inserimento lavorativo di un ragazzo Down presso una struttura alberghiera di Ostuni: integrazione e civiltà

"Chi trova un lavoro, trova un tesoro". E’ questo lo slogan con cui l’Aipd, Associazione Italiana Persone Down, ha offerto alla città un incontro, dal forte impatto sociale, circa una tematica affatto semplice. Il lavoro per le persone portatrici di Sindrome di Down sta divenendo qualcosa di strutturato, uno splendido progetto nazionale in cui sempre più giovani si integrano, offrendo prestazioni lavorative, simpatia ed anche lezioni di vita, sino a pochi decenni addietro, inimmaginabili.

Con lo sviluppo della medicina, le persone con la Sindrome di Down hanno un’aspettativa di vita di circa 62 anni, e si stima che in Italia ci sia un “esercito” di 20mila  ragazzi e adulti in grado di vivere la propria vita senza assistenzialismi superflui, in grado di esprimere bisogni come qualunque persona normodotata. E’ sempre più frequente assistere a giovani individui con la sindrome di Down in grado di esprimere un buon livello di autonomia personale, dove la cura della propria persona e tutte le piccole azioni quotidiane sono alla loro portata.

A livello mondiale vengono formati operai, magazzinieri, operatori fast-food con sindrome di Down, segno che investendo nelle loro abilità potenziali si ricavano valorose vittorie. Anche a Brindisi l’inserimento lavorativo ha fatto i suoi primi passi grazie al progetto “Chi trova un amico trova un tesoro”, curato dalle dott.sse Francesca Fonseca e Annalisa D’Ignazio, il cui impegno ha già portato alla realizzazione del primo Inserimento lavorativo di un ragazzo Down presso una struttura alberghiera di Ostuni. Il messaggio inviato dalle esperte è chiaro: l’inserimento lavorativo non dev’essere solidarietà né assistenzialismo, ma puro valore dei ragazzi e delle loro capacità, incrementate e potenziate un passo alla volta.

L’Aipd ffre la propria esperienza ed il proprio supporto alle aziende locali affinché l’inserimento lavorativo abbia successo, coerentemente con le linee guida seguite a livello nazionale, mettendo al centro le esigenze lavorative dell’azienda e le reali capacità per le mansioni proposte.

Affinché si abbia successo in questa sfida è necessario avere il supporto delle Istituzioni e in tal senso è stata apprezzata la presenza degli Assessori del Comune di Brindisi alle Pari Opportunità, Isabella Lettori, ai Fondi Europei, Roberto Covolo, al Commercio, Oreste Pinto e di Elena Martucci dell’ Ostuni Palace

Il Sil, Servizio di Inserimento Lavorativo qui proposto non è solo un progetto o una sfida, ma la possibilità vera d’integrazione e civiltà in cui tutti gli attori in gioco potranno imparare tanto da quello che non può essere un obbligo legale, ma un’opportunità. (Sito internet www.vitobrugnola.com).

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