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Condotta sottomarina Apani, lavori fino al giugno 2020

Via libera dei Comuni di Brindisi e di Carovigno, e della Capitaneria, all'ultima fase dell'intervento

BRINDISI – Nulla osta dei Comuni di Brindisi e Carovigno, per ciò che riguarda le rispettive competenze, e ordinanza autorizzativa della Capitaneria di Porto di Brindisi con le necessarie prescrizioni, ad una ulteriore fase della realizzazione della condotta sottomarina che convoglierà due chilometri e mezzo al largo della costa di Apani i reflui del depuratore consortile di Bufalaria, che tratta gli scarichi dei comuni di Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino.

Finirà infatti in mare la parte dei reflui che non sarà destinata ad usi irrigui. L’impresa che ha progettato l’intervento aggiudicandosi la gara indetta da Acquedotto Pugliese, e che sta mettendo in posa la condotta, la Doronzo Infrastrutture Srl di Barletta, ha infatti comunicato che sarà necessario interdire alla navigazione, alla pesca, all’ancoraggio, alle attività balneari e alle attività subacquee l’area delle operazioni offshore sino al 5 giugno 2020.

Lavori condotta sottomarina Apani-2

I lavori, per un importo di poco superiore ai 5 milioni di euro, consistono nell’adeguamento del recapito finale dei reflui in mare tramite la rifunzionalizzazione e il prolungamento della condotta sottomarina esistente (era quella del collettore realizzato dall’allora Sisri, oggi Asi, mai entrato in funzione e da ascrivere tra le opere pubbliche incompiute del Brindisino) fino alla profondità di 50 metri.

Le principali lavorazioni previste riguardano: posa di tubazione DN 600 in acciaio gunitato (vale a dire protetto da gunite anticorrosione, un tipo di calcestruzzo retinato applicato a spruzzo alle tubazioni) per una lunghezza di 2627 metri, e del relativo diffusore che sviluppa complessivamente altri 260 metri.

condotta apani - area interdetta sino al 5 giugno 2020-2

Vi sono poi le due disconnessioni idrauliche lungo il tracciato del collettore emissario esistente del depuratore consortile di Bufalaria e la realizzazione di tre sfiati automatici e tre scarichi di linea, con relativi pozzetti.

Infine le opere preliminari sulla terraferma, consistenti in un collettore bretella di circa 500 metri per il collegamento dell’emissario esistente del depuratore consortile di Carovigno con il collettore intercomunale nella sezione a valle dell’impianto di sollevamento esistente, comprendente l’attraversamento del Canale Reale con tecnica spingitubo, e la costruzione di quattro torrini di disconnessione funzionali all’intera opera.

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