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Il Focolare: "Cosa ha impedito prima alla Regione di controllare le Rssa?"

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'avvocato Maurizio Salerno sulla sua esperienza personale presso la Rssa "Il Focolare"

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'avvocato Maurizio Salerno sulla sua esperienza personale presso la Rssa "Il Focolare" di Brindisi, al centro di polemiche per i numerosi casi di positività al Covid-12 di decine di pazienti e operatori 

La conoscenza diretta dell’ottimo operato, pre-pandemia, della Rssa “Il Focolare” di Brindisi e l’autorevole competenza dei miei colleghi che hanno diramato per conto della struttura il comunicato del 15 u.s, oltre a tranquillizzarmi come cittadino e come familiare di persona ospite, mi portano a prendere buona nota di quanto evidenziato ed a ritenere - allo stato - esaurienti quanto soddisfacenti le indicazioni fornite.

Escludendo in maniera categorica qualsiasi atteggiamento colpevolista o ricercatore di responsabilità, anzi sconsigliandolo – ora più che mai - ai conoscenti e/o familiari di ospiti della Rssa, che mi hanno “sondato”, avverto tuttavia l’esigenza di porre qualche interrogativo finalizzato a sollecitare qualche riflessione.

L’11 marzo 2020 è stato dichiarato il lockdown nazionale; nel frattempo Codogno non era più zona rossa , dal 19 marzo la Regione Puglia ha emanato varie circolari e ordinanze regolatrici la materia. Cosa ha impedito - o cosa è accaduto - fino al 6 aprile alla Regione di “sostenere” o “controllare” tramite le Aa.Ss.Ll. le Rsa e le Rssa?

Mi pare che l’attenzione generale, compresi governanti ed opposizioni, si sia svegliata ai primi di aprile quando i buoi erano già scappati.

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