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Piattaforma di trattamento dei rifiuti a Brindisi: bando della Regione

Avviata procedura per l'affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica. La piattaforma include un impianto di biostabilizzazione, un impianto di compostaggio e il revamping dell'impiano di Cdr

BRINDISI – L’Ager (Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) ha pubblicato un bando per l'affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della piattaforma integrata di trattamento dei rifiuti urbani, da realizzare a Brindisi, per un totale di importo a base di gara pari a 180mila euro.  Tale piattaforma è costituita da un impianto di compostaggio anaerobico/aerobico, un impianto di biostabilizzazione e l’impianto di Cdr/Css già esistente sulla strada per Pandi, nella zona industriale, da sottoporre a revamping.

L’impianto di compostaggio deve essere finalizzato “al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani ed assimilabili (Forsu) da RD con la produzione di compost di qualità da utilizzare quale ammendante per i terreni agricoli e produzione di biometano metano per autotrazione ovvero da immettere in rete”.

L’impianto di trattamento biologico-meccanico per la biostabilizzazione della frazione residuale della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, dovrà “consentire il pretrattamento dei rifiuti urbani indifferenziati, obbligatorio prima del conferimento in discarica, con successiva vagliatura finalizzata alla separazione della frazione secca combustibile (Fsc), da inviare a recupero per Cdr/Css, dal rimanente residuo di sottovaglio (Rdb), unico flusso residuale da inviare a discarica”.

Infine nella piattaforma è incluso, come detto, anche il revamping dell’impianto di Cdr/Css esistente sulla strada per Pandi, “ormai obsoleto e privo dei requisiti necessari per il funzionamento in coerenza con le normative vigenti, per il trattamento della Fsc e la produzione di combustibile solido secondario e di recupero della materia (Remat)”.

Va ricordato che tale impianto venne sottoposto a sequestro nel febbraio del 2016, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Brindisi. Pochi mesi prima vennero apposti i sigilli, sempre nel contesto di un’inchiesta giudiziaria, anche alla discarica comunale di Autigno, attualmente interessata da lavori di messa in sicurezza e bonifica propedeutici alla riapertura del sito. Sia l’impianto di Cdr che la discarica erano gestiti dalla ditta Nubile, i cui ex dipendenti (circa 40 unità), da allora, sono in attesa di ricollocazione. Per questo, dopo anni di impegni non mantenuti, sperano che sia finalmente giunto il momento per l’attivazione, a Brindisi, di una nuova impiantistica del ciclo dei rifiuti. 

L’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della piattaforma integrata avverrà mediante procedura aperta, in modalità telematica tramite utilizzo del portale EmPulia gestita dal soggetto aggregatore della Regione Puglia InnovaPuglia e con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. 

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