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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Buio perenne ai giardinetti del villaggio San Paolo"

Sui 17 lampadine dell'impianto pubblico neppure una è in funzione. Il luogo pertanto non è fruibile

BRINDISI - Era un bravo giardino quello situato in via Cellie, al rione S. Paolo. Faceva il proprio dovere in silenzio, con garbo, nonostante gli acciacchi dell'età. Nondimeno, nonostante fosse anziano, si manteneva in discrete condizioni, riusciva a sopportare con grazia la trascuratezza periodica alla pulizia e alla potatura degli alberi. In certi momenti era addirittura affascinante, specialmente al tramonto, quando la stanchezza affiorava nella mente delle persone del luogo, che non avevano mai perso il piacere di andarlo a trovare.

Era il luogo dove bambini, giovani, anziani del rione consumavano il tempo, la noia e qualche chiacchiera in compagnia degli amici di una vita. Ma anche il luogo dove fare nuove conoscenze, nuove amicizie. Un modo meraviglioso per coccolare la propria anima e sentirsi vivi e felici. Al riparo delle tante amarezze e dei problemi della vita. Da quasi due anni quel giardino è stato condannato al buio totale. Nessuna delle 17 lampade funziona, nell’indifferenza di chi ha il dovere e l'obbligo di intervenire con tempestività per tutelare la sicurezza urbana, messa a rischio da condizioni ambientali favorevoli a episodi di microcriminalità.

giardino pubblico villaggio s.paolo al buio-2

In nessun conto sono state tenute le tante richieste di intervento da parte di numerosi cittadini del quartiere. Ma non hanno sortito alcun effetto concreto le promesse di attenzione e di intervento dalla parte del sindaco nel suo recente tour elettorale nel quartiere. Amare la propria città e i propri cittadini non si esprime solo con le parole, con le promesse, come è accaduto troppo spesso nel passato, ma avendone cura, evitando ed eliminando quelle situazioni, che ledono il diritto di godere pienamente della possibilità di vivere in luoghi urbani, che offrano sicurezza e un decoro igienico ed estetico, impedendo lo scadimento della qualità e della vivibilità urbana.

Perché l'amministrazione   che doveva provvedere non lo ha fatto? Ma anche perché tutto intorno è stato abbandonato al degrado, dovuto alla montagna di rifiuti che giornalmente moltissimi provenienti da altri luoghi scaricano nelle sue vicinanze? Perché l'amministrazione tarda a mettere quelle telecamere tante volte pubblicizzate e promesse? Perché avviene tutto questo, nonostante le rilevanti somme pagate dai cittadini per assicurare pulizia e decoro alla città?   Ma essenzialmente va restituito ai cittadini, subito e non alle calende, quello spazio sociale e il diritto a vivere la propria città.  Altrimenti perché pagare (sempre al massimo) le tasse, la Tari l'addizionale Irpef e ogni altra diavoleria inventata per mortificare la loro vita?

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