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Brindisi, progetto Palaeventi: il mistero del bando perduto

Doveva essere pubblicato il 15 maggio scorso. Tutti gli adempimenti sarebbero già stati completati

BRINDISI - E’ il mistero del bando perduto. Quello del Palaeventi che doveva essere pubblicato il 15 maggio scorso, come da cronoprogramma e secondo le indicazioni fornite dal Comune in sede di presentazione del progetto.

Da allora è calato il silenzio sull’iter procedurale che ha coinvolto i vari settori tecnici ed amministrativi interessati al completamento della documentazione e che aspettava l’ultimo passaggio, come atto dovuto, da parte della giunta comunale per essere mandato in pubblicazione, giuste le indicazioni date dallo stesso Comune secondo i quali l’inizio lavori doveva essere fissato per il mese di settembre.

Per la società “promoter” New Arena tutte le prescrizioni richieste dal “projet financing” sono state adempiute ed anche il Comune avrebbe realizzato la parte di propria competenze, tanto che si dice il bando sia già pronto per la pubblicazione.

Il silenzio è rotto dalle notizie secondo cui la pubblicazione del bando sarebbe compressa fra i tempi tecnici che danno per concluso l’iter per la pubblicazione del bando ed una crisi politica strisciante, come chiaramente si evince dalle osservazioni e dalle perplessità espresse dall’intervento di Carmine Dipietrangelo, e dalle notizie che filtrano dalle segreterie politiche dei partiti, su un possibile rimpasto della giunta comunale.

È molto probabile, pertanto, che i tempi per l’inizio lavori previsto per settembre, possano slittare compatibilmente con quelli tecnici che dovranno essere indicati dal bando (35 giorni dalla data di pubblicazione) a meno che non si dia un’accelerazione in questi giorni.

Si tratta di ritardi che la città non può ancora subire perché la costruzione del Palaeventi non rappresenta solo il passaggio obbligato per salvare il futuro del basket brindisino (che pure merita grande attenzione e rispetto), ma rappresenta una benedizione di 11 milioni di euro per la città.

Nell’immediato può significare, infatti, una notevole ricaduta straordinaria in termini di occupazione lavoro e di benefici per le aziende brindisine, ma anche per il futuro per tutto quanto è previsto per la gestione della struttura che, com’è noto, sarà destinata non solo al basket ma ad Eventi di ogni genere. Un lusso che una città in crisi da profondo rosso non può ancora rimandare.

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