Disparità nella suddivisione delle nuove classi, interviene la Gilda
Nuova querelle in vista alla scuola media Materdona-Moro di Mesagne, dopo quella sulla settimana corta dei mesi scorsi
MESAGNE – Nuove situazioni di conflittualità in vista, alla scuola media Materdona-Moro di Mesagne, dopo la querelle che mesi fa oppose il corpo docente, uno dei sindacati scuola, parte dei genitori e lo stesso presidente del Consiglio di Istituto alla dirigente scolastica Mina Fabrizio, per le procedure adottate al fine di introdurre la sperimentazione della settimana corta, provvedimento poi revocato in autotutela.
Questa volta è in discussione l’istituzione delle nuove prime classi per l’annoscolastico 2019-2020, che sono state attribuite in numero di sette al plesso Materdona, mentre ne toccheranno quattro al plesso Moro. Il problema sta nel fatto che tali assetti violerebbero quanto stabilito dal Contratto integrativo di Istituto, adottato con delibera dal Consiglio di istituto della scuola media Materdona-Moro, che all’articolo 21 prevede un’equa distribuzione delle iscrizioni nei plessi, nelle sezioni e nelle classi, anche per genere oltre che per numero. Del resto, l’applicazione di questi criteri era stata confermata anche in sede di riunione del Consiglio di Istituto.
Per questo, alla perplessità e alla contrarietà che si va diffondendo tra i genitori del plesso Moro, corrisponde quella che ha spinto nuovamente anche il sindacato Gilda a intervenire, con una lettera al presidente del Consiglio di istituto, Giuseppe Lecce, e alla dirigente scolastica Mina Fabrizio, alla luce delle notizie sulla formazione delle nuove classi, a chiedere di esaminare i riferimenti deliberativi relativi alla formazione delle classi, a partire dai criteri stabiliti dall’organo di governo della Materdona-Moro e dal contratto integrativo di istituto; le disposizioni della dirigente; la proposta del Collegio dei docenti.
Se le previsioni contenute in questi atti non dovessero corrispondere alla suddivisione adottata per le nuove classi, si aprirà formalmente un contenzioso sindacale. Dal punto di vista dei genitori interessati, la disparità nell’attribuzione delle prime classi è una violazione dei criteri prefissati, e determina incertezza nell' utenza per ciò che viene considerato un danno funzionale al plesso Moro della scuola media, che risulterebbe di fatto relegato ad un ruolo di succursale della Materdona, con una funzione sminuita nella parte di territorio urbano dove opera e svolge un compito delicato di orientamento a favore della legalità e dello Stato.