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"Un'amicizia costruita nel tempo con un uomo ironico e generoso"

Il ricordo commosso di Vittorio Bruno Stamerra scritto da Giulia Cesaria Maltinti

Caro Vittorio, la tua assenza, improvvisa, ci lascia senza parole, tu che della parola eri il maestro, oggi ci lasci orfani di te, del tuo pensiero, della tua progettualità, della tua vivacità intellettuale.
Dicevi che avevo una spiccata capacità di sintesi, ma oggi sarò un fiume in piena nel ricordarti, non so se riuscirò a contenere in poche righe tutto ciò che ci lega. Quando giovanissimo approdasti nell'Amministrazione Comunale come dipendente, già allora vivace attivista sindacale, con mio padre portavate avanti grandi battaglie, erano gli anni 70.

Tempi diversi, quando pur avendo ideologie diverse, eravate compatti nel portare avanti, tutelandoli, i diritti dei lavoratori. Tempi in cui le ideologie si cibavano di onestà intellettuali e contenuti concreti.
Sentivo parlare di te a casa, quando papà tornava e diceva "quel ragazzo ha una capacità di scrittura incredibile"... e poi tempo dopo ti ho incrociato come collega, spassoso, sornione, dalla battuta facile e intelligente, ma il tuo amore era la scrittura e andasti via per seguire la tua carriera di giornalista. Avevi ragione,  diventasti il grande Direttore del Quotidiano e tanto altro.

Eclettico e instancabile ti ritrovai come Editore della Hobos, ti inviai, timorosa del tuo giudizio, la bozza del mio libro e dopo aver letto appena 20 pagine, ebbi la sorpresa, di leggere il tuo messaggio, ricco di complimenti. Tu severo nei giudizi, ma generoso nel porti. La nostra amicizia è stata un susseguirsi di incontri, di incroci casuali, che hanno sempre più rinsaldato il nostro legame; la collaborazione con mia figlia, che stimavi e amavi "come una figlia" tanto che,  fino alla fine, non è mancato un tuo pensiero per lei: tutto questo non lo potrò mai dimenticare.

E poi l'apoteosi, l'incontro con mio marito, che essendo un militare, tenevi, pregiudizialmente, a debita distanza, bastarono pochi incontri, scambi di idee politiche, teorie di geopolitica condivise, a far scaturire un'amicizia intensa, ricca di rispetto e stima, tanto da spingerlo, su tua insistenza, a mettere su un libro le sue conoscenze. E da lì non vi siete più lasciati, le telefonate serali, i commenti sugli accadimenti mondiali e la sintonia di intesa erano al centro delle vostre discussioni, sempre oculate e rispettose. Vittorio mancherai tanto, mancherà la tua spiccata ironia, la tua spontaneità, la tua schiettezza e soprattutto la tua grande generosità... ma rimarrai con noi per sempre. Senza di te, Brindisi, non sarà più la stessa. Giulia Cesaria Maltinti

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