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Sabato, 20 Aprile 2024
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Bomba, D'Attis: "A Brindisi vige la confusione, interverrà il ministro"

Il deputato si dice non soddisfatto dalla risposta del prefetto Guidato riguardo al maxi piano di evacuazione in occasione del disinnesco della bomba d'aereo: "Patata bollente scaricata sul sindaco"

BRINDISI – La risposta del prefetto non lo ha soddisfatto. Per questo il parlamentare Mauro D’Attis (Forza Italia) ha chiesto al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, di appurare se è davvero necessario il maxi piano di evacuazione che domenica 15 dicembre, in occasione delle operazioni di disinnesco e rimozione della bomba d’aereo trovata nei pressi del Maxicinema Andromeda di Brindisi, costringerà più di 53mila brindisini a lasciare le loro case.

Il deputato nella giornata di ieri aveva chiesto chiarimenti al prefetto di Brindisi, Umberto Guidato, sull’evidente differenza fra le procedure disposte per la città di Brindisi e quelle adottate, in situazioni analoghe, a Torino e Bolzano.  Ma la risposta, “ottenuta celermente”, non soddisfa il deputato. “Ho letto con molta attenzione la nota e, in riferimento agli artificieri, si parla di ‘indicazioni’ relative al disinnesco, mentre poi si scarica la patata bollente nelle mani del Sindaco Rossi (che dovrà sottoscrivere l’ordinanza) il quale, a sua volta, scarica nuovamente sugli artificieri (il riferimento è a un comunicato tramite il quale il primo cittadino ha spiegato che l’istituzione di una zona rossa con raggio di 1617 metri dal punto in cui si trova la bomba, scaturisce da valutazioni degli artificieri, ndr)”.

“Proprio per questo ho contattato direttamente il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – afferma DAttis - rappresentando una situazione a dir poco ingarbugliata in cui vige la confusione. Ai cittadini, infatti, sin dal primo momento sono state fornite comunicazioni parziali, con il risultato che oggi ben pochi sanno realmente cosa fare. Un errore importante, visto che proprio l’informazione sui particolari delle operazioni di disinnesco non può presentare imprecisioni. E’ il caso, ad esempio, delle persone allettate, a cui in un primo momento l’Asl aveva annunciato l’evacuazione per poi ripiegare sulla possibilità che restino in casa, in presenza di un familiare per l’assistenza”.

“Il tutto – prosegue il deputato - senza contare che il prefetto fa riferimento a sistemi di evacuazione già sperimentati in provincia di Roma, a Salerno ed a Taranto, mentre non fa alcun cenno a situazioni ben più chiare e meno impattanti come quelle di Bolzano e di Torino (dove il disinnesco è avvenuto dopo 9 e 11 giorni ed ha coinvolto solo gli abitanti della zona interessata da un raggio di 300 metri)”.

“Il Ministro Lamorgese – conclude D’Attis - mi ha garantito il suo intervento diretto, allo scopo di verificare se davvero è inevitabile un esodo di queste dimensioni e se sono state seguite le procedure più avanzate e meno impattanti sperimentate in Italia e nel resto d’Europa. Il titolare del Dicastero dell’Interno, inoltre, ha già contattato anche il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini per una puntuale verifica di ciò che è stato ipotizzato per Brindisi”.

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