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Sabato, 20 Aprile 2024
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Giovane architetta brindisina nell'operazione recupero Torino Expò

Ilaria Bevacqua ha firmato con altri specializzandi del Politecnico due dei cinque progetti selezionati

BRINDISI – C’è anche la matita di una giovane brindisina, Ilaria Bevacqua, che si sta specializzando alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, in due dei cinque migliori progetti realizzati e presentati da gruppi di lavoro formati da studenti, per la riqualificazione del Palazzo dell'Esposizione Internazionale del Lavoro. Una sfida per fermare il degrado di Torino Expò, opera di Pier Luigi Nervi nel 1961, che nei decenni è stato al centro di effimere, quanto incompatibili con i vincoli architettonici, proposte di destinazione d’uso.

Il progetto per la riqualificazione del Palazzo dell'Esposizione Internazionale del Lavoro di Torino-2

L’edizione torinese di Repubblica ha promosso un confronto sul recupero del Palazzo del Lavoro, che ha visto in prima fila proprio il Politecnico, pronto non solo a presentare progetti, ma anche a farsi carico dei padiglioni dell’area sud del complesso, per trasformali una Scuola di Architettura (con una disponibilità inziale di 15 milioni di euro), idea cui peraltro ritenuta compatibile dalla Soprintendenza competente.

Il progetto per la riqualificazione del Palazzo dell'Esposizione Internazionale del Lavoro di Torino 3-2

Non è stato facile realizzare i cinque progetti, nel periodo del lock-down, perché gli studenti assieme al pool dei docenti che hanno coordinato i gruppi di lavoro, come spiega Repubblica hanno dovuto confrontarsi con tutti i portatori di interessi, dalla stessa Soprintendenza ai tecnici del restauro del cemento, agli storici del moderno, agli esperti di procedure di appalto pubblico, all’incubatore delle aziende previste nella scuola, agli organi di governo dell’Ateneo.

Il progetto per la riqualificazione del Palazzo dell'Esposizione Internazionale del Lavoro di Torino 2-2-2

Ma ora c’è una strada molto concreta già tracciata verso un futuro in cui parte del Palazzo del Lavoro di Nervi, col quale collaborarono anche Gio Ponti e Gino Covre, può diventare un polo di formazione di eccellenza dell’architettura italiana. Nei due progetti selezionati assieme ad altri tre, Ilaria Bevacqua ha lavorato assieme ai colleghi Mattia Lo Presti e Viola Pallottino, confermando la qualità e le capacità delle nuove risorse brindisine sparse per l’Italia e per il mondo. La nostra migliore gioventù.

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