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San Pietro, perché alcune strade sono al buio? Risponde il sindaco

Lampioni che funzionano a intermittenza a San Pietro Vernotico, strade illuminate a ore alterne, cittadini costretti a utilizzare la torcia per uscire da casa o farvi rientro

SAN PIETRO VERNOTICO – Lampioni che funzionano a intermittenza a San Pietro Vernotico, strade illuminate a ore alterne, cittadini costretti a utilizzare la torcia per uscire da casa o farvi rientro. Una situazione che si protrae ormai da molto tempo e che sta creando non poco malumore tra i residenti di quelle strade dove da mesi ormai i lampioni funzionano “a ore”. Come in via Brindisi, e alcune traverse, via Arimondi, via Pace, via Vanini, via Cristoforo Colombo (tanto per fare un esempio), che nella serata di ieri, giovedì 7 marzo, era tornata la luce dopo giorni di buio e nel giro di poche ore i lampioni erano di nuovo tutti spenti.

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Cosa sta accadendo? Perché la luce “va e viene?” Per quanto tempo ancora si dovrà vivere al buio? Qualcuno si sta interessando al problema? Tutte domande che si pongono quelle persone che abitano nelle strade dove l’impianto di pubblica illuminazione non funziona correttamente. Risponde il sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, l’unico, insieme a tutta l’amministrazione, in grado di fare chiarezza sulla vicenda.

Sindaco, avete contezza di quali sono le strade al buio e le criticità?

“Innanzitutto mi scuso con i cittadini che stanno vivendo questo disservizio, mi rendo perfettamente conto di quanto è fastidioso e preoccupante vivere in una strada al buio. Siamo a conoscenza di quello che sta accadendo, abbiamo contezza di tutte le strade dove i lampioni non funzionano e c’è già un piano di tutte le criticità, il manutentore è a lavoro per risolverle. Purtroppo non bisogna sottovalutare che si tratta di impianti molto vecchi e che per ripristinare i guasti serve tempo”.

Perché la luce pubblica “salta”?

“Per quanto riguarda via Brindisi molti cavi sono stati danneggiati negli anni durante l’installazione e successiva rimozione delle luminarie: abbiamo cavi in parte scoperti, sfilacciati che quando si bagnano anche solo con l’umidità o con il vento mandano in tilt alcune linee. Il primo intervento dei tecnici è stato quello di ripristinare tutti i magnetotermici, che sarebbero quei dispositivi che nelle case si chiamano “salvavita”.

Perché ripristinati?

Perché negli anni chi si è occupato della manutenzione aveva “bypassato” i magnetotermici di alcune linee elettriche, probabilmente per evitare di dover intervenire tutte le volte che a causa di un guasto “saltava” l’elettricità. Sempre perché si tratta di impianti molto vecchi. Questa manovra però ha messo in pericolo i cittadini, si è rischiata la folgorazione anche solo toccando un palo. Abbiamo trovato pali e cavi da cui uscivano scintille. Attualmente sono stati messi tutti in sicurezza e tutti i magnetotermici funzionano: chiaramente davanti al primo intoppo come un circuito o un surriscaldamento salta la corrente, esattamente come avviene nelle case.

Quindi come si sta procedendo?pasquale rizzo-3

Una volta messe in sicurezza le linee si devono riparare i cavi principali, quelli di via Brindisi danneggiati, nel tempo, durante il posizionamento delle luminarie. Da lunedì prossimo verranno installate muffole elettriche nei punti scorticati che permettono di proteggere i cavi dall’ingresso di umidità, polvere e infiltrazioni di corpi estranei. Se il problema persisterà si dovrà procedere alla sostituzione dei cavi e questo ha un impegno di spesa più considerevole. Si parla di un problema che interessa aree vaste e purtroppo serve del tempo per ripristinarle. Chiaramente questi sono i primi interventi proposti dal manutentore dopo una verifica di tutto l’impianto di pubblica illuminazione, se i problemi persisteranno o se queste soluzioni non si rivelano adatte si procederà con altri interventi. Chiaramente da questo momento in poi chi si occuperà delle luminarie dovrà eseguire i lavori a regola d'arte altrimenti sarò costretto a far riparare i danni e chiedere il rimborso. 

E il famoso progetto di efficientamento energetico?

Purtroppo come ho già detto in altre occasioni tutto quello che si sarebbe dovuto fare  non è stato fatto o è stato fatto male e di conseguenza questo è il risultato. Io non posso che dare ragione a quei cittadini che si lamentano, spiegare tutti questi passaggi non è facile ma se uno è un po’ più coscienzioso deve prima pensare all’incolumità dei cittadini. L’impianto è vecchissimo e la prima cosa che si doveva fare era quella di riattivare i magnetotermici con il rischio che la corrente "salta" più frequentemente. Naturalmente in tutte le zone al buio tornerà la luce. I tecnici sono a lavoro su tutto il territorio. 

Come si evince dalla determina 194 del 7 marzo, i lavori elettrici per la sostituzione degli organi di illuminazione non funzionanti sugli impianti di pubblica illuminazione hanno un costo di 25.500 euro Iva inclusa. 

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