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Come i rifiuti diventano biocarburanti: se ne parlerà al Festival della Scienza

Da 100 kg di rifiuti si possono ottenere fino a 15 kg di bio-olio e conservare fino all’ 80 per cento del contenuto energetico originale

FASANO - Domani martedì 22 ottobre a partire dalle 15.30, presso la sala di Rappresentanza del Palazzo di Città, nell'ambito degli eventi riferiti al Festival della Scienza edizione 2019, il dott. Roberto Marchini, responsabile di progetto Waste to Fuel, illustrerà le sperimentazioni di Eni Spa in corso a Gela per la trasformazione della frazione organica in combustibile.

L’incontro, denominato "Nuova vita per gli scarti organici - La tecnologia Eni Waste to Fuel"  sarà introdotto dal dott. Gianfranco Mazzotta, giornalista e biologo, dello staff “Eventi” del Comune di Fasano. La tecnologia Waste to Fuel, sviluppata e brevettata da Eni, si inserisce all’interno della filiera produttiva di economia circolare, in quanto utilizza i rifiuti urbani per produrre energia. Il rifiuto, grazie a questa tecnologia, viene trasformato tramite un processo di liquefazione in un olio riconosciuto come biocarburante avanzato che può essere impiegato per il trasporto marittimo o per alimentare le raffinerie.

La materia prima utilizzata è il Forsu, acronimo di “Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani” ovvero la parte proveniente dalla raccolta differenziata che è composta essenzialmente dagli scarti organici, cioè dagli avanzi di cucina.  
L’impianto tratta il Forsu con un processo che in poche ore replica quello che la natura fa in milioni di anni, cioè trasformare le biomasse preistoriche in energia. Da 100 kg di rifiuti si possono ottenere fino a 15 kg di bio-olio e conservare fino all’ 80 per cento del contenuto energetico originale.

L’impianto sperimentale è il frutto delle competenze e del lavoro sinergico delle diverse realtà di Eni: la Ricerca che ha sviluppato la tecnologia e seguirà la fase sperimentale per la validazione dei risultati, la Raffineria di Gela che ha realizzato l’impianto e Syndial che gestisce la fase operativa e il futuro sviluppo su scala industriale. L’impianto permette di trattare in maniera continua fino a 700 kg al giorno di rifiuti organici, ovvero la quantità prodotta da un quartiere di circa 2.500 abitanti. È un impianto pilota, che serve a validare la tecnologia sia da un punto di vista tecnico/ingegneristico che operativo, così da raccogliere tutte le informazioni necessarie per un suo sviluppo industriale.

Partner affiliati del Festival della Scienza - Fasano 2019 sono: la Asl Brindisi, il Fondo Ambiente Italiano, il Liceo “Da Vinci”, la scuola “Bianco Pascoli” e l’oleificio Pantaleo. Il Festival della Scienza è inserito anche nel ciclo di eventi del band “Costa dei Trulli”.

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