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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nasce la rete degli Ecomusei: ci sono San Vito, Fasano e Cisternino

Dodici in tutta la Puglia. Nel Brindisino quello del Castello d'Alceste e parte di quello della Valle d'Itria

Nasce la Rete degli Ecomusei della Puglia, e ci sono anche quello del Castello d'Alceste di San Vito dei Normanni, e quello della valle d'Itria cui fanno capo Fasano e Cisternino. A volerne l’istituzione la Consulta regionale degli Ecomusei riunitasi presso gli uffici dell’Assessorato all’Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali della Regione Puglia. Le modalità con le quali la Rete degli Ecomusei di Puglia opererà saranno definite nelle prossime settimane attorno ad un tavolo di coordinamento convocato, ospitato dall’Ecomuseo Portavoce nominato triennalmente dalla stessa rete.

Dodici gli Ecomusei riconosciuti ad oggi in Puglia: Valle d’Itria e Valle Carapelle, Paesaggi di Pietra di Acquarica di Lecce e Serre Salentine, l’Urbano a Botrugno, i Paesaggi Culturali del Capo di Leuca, il Diffuso Castello d’Alceste e quello di Cavallino, il Poggio di Mola di Bari, Venere a Porto di Tricase, Liemes Bizantino e le Terre d’Arneo, che dovranno sviluppare le proprie attività favorendo lo scambio di esperienze e il trasferimento di buone pratiche in rete, oltre che stimolare il confronto su tematiche e problematiche relative al modello di ecomuseo quale strumento privilegiato dello sviluppo sostenibile del territorio.      

Le attività riguarderanno l’organizzazione di eventi a rilevanza regionale su temi e argomenti diversi che rispondano a esigenze e vocazioni specifiche, la definizione di linee guida condivise per rapportarsi con le altre Reti regionali e/o nazionali, la promozione dell’integrazione degli attrattori culturali del territorio e la diffusione della conoscenza, a livello regionale, della tematica ecomuseale attraverso una costante ed efficace campagna informativa.

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