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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Virus, marito e moglie muoiono a una settimana di distanza: 82 anni insieme

Torchiarolo tutta piange la scomparsa di una delle coppie più solide del paese, erano soprannominati “I capitani”, simbolo dell’amore vero

TORCHIAROLO – Il Covid li ha strappati alla vita e all’affetto dei loro figli e nipoti ma non all’amore che nutrivano l’uno per l’altra. Crocefisso Miglietta detto Pisso, 93 anni, è volato in cielo il 17 aprile dopo aver combattuto come un leone contro questo virus. La sua amata moglie Cosima Serinelli detta Nina, anche lei 93 anni, anche lei colpita dal Covid, lo ha raggiunto oggi, sabato 25 aprile. Torchiarolo piange la scomparsa di una delle coppie più solide del paese, erano soprannominati “I capitani”, simbolo dell’amore vero. 

Nessuno dei due sarebbe sopravvissuto senza l’altro. E’ con questa consolazione che i loro cinque figli e 15 nipoti, oggi affrontano questo immenso dolore. A luglio avrebbero festeggiato 70 anni di matrimonio, ma i due si amavano da molto prima. Da quando entrambi avevano poco più di 11 anni. Ottantadue anni insieme. “Mi avete regalato la storia d'Amore più bella di sempre”, scrive una nipote su Facebook in un lungo post in cui manifesta l’amore incondizionato per i nonni. “Siete stati e sarete sempre il mio film preferito, il romanzo più bello che abbia mai letto, il lieto fine, il per sempre, l'amore vero”.

Pisso e Nina torchiarolo-2

Ultranovantenni ma vispi e attivi fino a poco più di un mese fa. Si erano rinchiusi in casa non appena il coronavirus ha iniziato a far temere il Sud Italia. Avevano posato con lo striscione “Andrà tutto bene”, infondendo coraggio e speranza, invitando a restare a casa. Sempre sorridenti. Poi la malattia. 

La scoperta della malattia

“Il 31 marzo mio papà ha uno scompenso cardiaco e un blocco renale, quindi chiamiamo il 118 che lo porta al Perrino di Brindisi dove lo mettono in isolamento nel pre-Covid per due giorni in attesa del risultato del tampone, che il 2 aprile esce ovviamente negativo perché mio papà non usciva di casa dall’1 marzo e non aveva avuto contatti con nessuno, tranne me e mia mamma che abbiamo avuto sempre tantissima accortezza. Quindi decidono di metterlo in Geriatria. Lì  ho chiesto se la terapia si poteva fare in casa, la risposta è stata sì,  quindi si decide di portarlo a casa. Lo curiamo a dovere ma giorno 8 aprile papà stava peggio, quindi tramite il suo cardiologo lo ricoveriamo al Vito Fazzi di Lecce. Lì dapprima in corsia poi in terapia intensiva: fatto il tampone, esito positivo quindi viene trasferito al Dea”: aveva scritto il 10 aprile su Facebook la figlia Mariella, titolare di un negozio di ottica a Torchiarolo, anche lei molto conosciuta e stimata in paese.

Successivamente sia lei che la madre sono risultate positive al coronavirus, la madre si è aggravata nel giro di pochi giorni ed è stata trasferita in Pneumologia al Perrino di Brindisi. Né lei né l’amato marito sono più tornati a casa.  “Una vita insieme ed ora non potevate che stare insieme anche in cielo...adesso ho...anzi abbiamo due meravigliosi Angeli che ci proteggono da lassù. Il mio cuore si è straziato due volte prima per te grande e meraviglioso papà e adesso per te grande e meravigliosa, mamma, riposate in pace e per piacere datemi forza e coraggio per affrontare tutto questo immane dolore. Vi amo più della mia stessa vita oramai affranta. Nulla sarà più uguale senza i miei adorati cuccioli”.

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