La gente non aspetta il Comune, e si ripulisce la rotonda sul mare
Nuovo intervento di cittadini volontari a Specchiolla venerdì 5 giugno: tagliate le erbacce, potate le macchie di oleandro
SPECCHIOLLA (Carovigno) – Pagano i tributi al Comune di Carovigno, ma sono condannati a ricevere in cambio ben poco, quindi anche questa volta hanno deciso di fare da soli. Perché la pazienza ha un limite. Armati di cesoie, rastrelli, pale, seghetti e quant’altro, nel pomeriggio del 5 giugno un folto gruppo di villeggianti di Specchiolla è passato ai fatti, e ha ripulito dall’erba secca alta ormai un metro tutta l’area attorno al porticciolo e alla rotonda, potando a regola d’arte anche le macchie di oleandri che costeggiano la strada che conduce al lungomare e alle spiagge.
Bandiera Blu virtuale soprattutto a loro, ai volontari, che sicuramente la meritano più di altri. Hanno ridato dignità al luogo, hanno eliminato un rischio per le persone: l’erba e le macchie nascondevano la visibilità sia ai pedoni che alle auto, rendendo l’attraversamento pericoloso soprattutto per bambini e anziani. Adesso al Comune di Carovigno non resta che rimuovere gli sfalci accumulati dopo la ripulita radicale di venerdì pomeriggio. Si vedrà entro quanto tempo ciò avverrà.
Va detto che recentemente si è provveduto a chiudere le buche sulla sede stradale, alcune davvero pericolose, pochi giorni dopo un nostro articolo sulle condizioni in cui si trovava la borgata marina, assieme a quella di Pantanagianni (buche chiuse anche lì, ma gran parte del marciapiede della strada principale ancora impercorribile e preda di rovi e cespugli vari). Si è ancora lontani, però, da standard di ordinario decoro.
Questione di disponibilità finanziarie? Priorità – come dice la gente – alla borgata di Santa Sabina perché abitata da cittadini di Carovigno a differenza di Specchiolla e Pantanagianni? Che fine hanno fatto farmacia e guardia medica, malgrado in piena estate Specchiolla, incluso il villaggio di Riva Marina e il resort annesso abbiano una popolazione paragonabile a quella di Carovigno?
Se un Comune ha risorse e servizi non adeguati alle dimensioni e alle esigenze del territorio amministrato, occorre fare ricorso ad altre soluzioni previste dagli ordinamenti, come i consorzi e le associazioni tra Comuni. Ma bisogna chiedersi se ciò fa parte della cultura amministrativa locale, e comunque se un giorno lo sarà, al di là degli interessi localistici che, come si è visto, obbligano i cittadini a coprire i vuoti della gestione comunale.