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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

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Bersani e l'energia: a Brindisi c'è più attesa tra gli ambientalisti che nel Pd

BRINDISI – L’attesa, paradossalmente, è maggiormente avvertita tra i movimenti ambientalisti brindisini che tra la stessa gente del Partito Democratico. Infatti il tema della convention di lunedì alle 16, nella sala conferenze del Museo provinciale, farà emergere definitivamente il pensiero e la posizione dello stesso partito su questioni cruciali come quella del progetto British Gas del rigassificatore di Capo Bianco, ma anche su quella della riduzione dell’impiego di carbone nelle centrali termoelettriche, e – non meno importante – sul problema del governo dei nuovi insediamenti di fonti alternative (il territorio brindisino è infatti al centro di un enorme pressing sia per l’eolico che per il fotovoltaico, che più recentemente per le minicentrali a biomasse).

BRINDISI – L’attesa, paradossalmente, è maggiormente avvertita tra i movimenti ambientalisti brindisini che tra la stessa gente del Partito Democratico. Infatti il tema della convention di lunedì alle 16, nella sala conferenze del Museo provinciale, farà emergere definitivamente il pensiero e la posizione dello stesso partito su questioni cruciali come quella del progetto British Gas del rigassificatore di Capo Bianco, ma anche su quella della riduzione dell’impiego di carbone nelle centrali termoelettriche, e – non meno importante – sul problema del governo dei nuovi insediamenti di fonti alternative (il territorio brindisino è infatti al centro di un enorme pressing sia per l’eolico che per il fotovoltaico, che più recentemente per le minicentrali a biomasse).

Dopodomani infatti arriva il segretario nazionale Pierluigi Bersani a chiudere il dibattito del “Forum  Regionale sull’Energia” cui parteciperanno il capogruppo al Consiglio Regionale, Antonio Decaro, il senatore Salvatore Tomaselli, la vicepresidente della giunta regionale Loredana Capone, il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, il responsabile regionale di Legambiente, Francesco Tarantini, il rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia (recentemente al centro delle polemiche sollevate proprio dagli ambientalisti a proposito dell’incarico di Brindisi Lng a Unisalento di uno studio sull’indotto del freddo a valle del rigassificatore), i rappresentanti delle aziende elettriche presenti sul nostro territorio e delle rappresentanze sindacali e di categoria.

Bersani, da ministro dello Sviluppo economico, nell’autunno del 2007 emise il decreto di sospensione dell’autorizzazione a Brindisi Lng, su sollecitazione della Commissione europea che aveva ravvisato infrazioni da parte del governo italiano – nella specifica circostanza del rigassificatore di Brindisi – alle normative Ue sul rischio industriale e l’informazione delle popolazioni interessate. Fu quello il punto di partenza della nuova procedura di valutazione di impatto ambientale (che ha avuto esito positivo per l’azienda), mentre il fronte del no chiedeva invece l’annullamento in autotutela.

La scelta di Bersani, e dell’ultimo governo Prodi, perciò allora non ha convinto pienamente la rete ambientalista brindisina, un movimento che  ha già forti certezze nelle posizioni sia del sindaco Domenico Mennitti che del governatore Nichi Vendola (un veto senza se e senza ma al rigassificatore nel sito di Capo Bianco). Ma la conferma anche dall’attuale segretario nazionale della posizione dichiarata dal partito a Brindisi – anche questa un no al progetto all’imbocco del porto – metterebbe a posto l’intero schieramento eliminando ogni dubbio.

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