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Giovedì, 28 Marzo 2024
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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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E al soccorritore in omaggio una bella multa. Non trattabile

Una tiepida giornata autunnale (29.10.2010), un tavolino dei giardini pubblici, un mazzo di carte da gioco napoletane. A.D. mischiava il mazzo per sfidare i suoi amici di sempre in una partita a “scopa”. Dietro ai sorrisi furbetti dei contendenti però all’improvviso si stagliò la sagoma di un giovane. Egli, portando la mano al petto, invocava aiuto per via dei capogiri e della visione annebbiata. Lasciando immediatamente la disfida napoletana, A.D. non esitò a trasportare con la propria vettura quel giovane sofferente, sfidando la sorte costituita da un eventuale peggioramento del giovinotto durante il trasporto.

Una tiepida giornata autunnale (29.10.2010), un tavolino dei giardini pubblici, un mazzo di carte da gioco napoletane. A.D. mischiava il mazzo per sfidare i suoi amici di sempre in una partita a “scopa”. Dietro ai sorrisi furbetti dei contendenti però all’improvviso si stagliò la sagoma di un giovane. Egli, portando la mano al petto, invocava aiuto per via dei capogiri e della visione annebbiata. Lasciando immediatamente la disfida napoletana, A.D. non esitò a trasportare con la propria vettura quel giovane sofferente, sfidando la sorte costituita da un eventuale peggioramento del giovinotto durante il trasporto.

Una volta arrivati innanzi alle sbarre del Pronto Soccorso di Mesagne, il soccorritore, per non perdere tempo, fu costretto a parcheggiare in una zona non consentita. Nel frattempo i sanitari rilevavano e curavano una non meglio precisata patologia cardiaca (verosimilmente una tachiaritmia) restituendo gradatamente il compenso circolatorio del giovane ansimante.

Contento di aver compiuto la sua buona azione quotidiana, uscito dall’ospedale per spostare la vettura in una zona in cui il parcheggio è consentito (a pagamento pure), il soccorritore però non aveva fatto i conti con l’ “arbitro Moreno” (il noto arbitro che fece il “monello” ai mondiali coreani del 2002) travestito da vigilessa urbana: ella aveva già estratto il fatidico “cartellino rosso” costituito da una multa di 38 euro.

Mentre i vigili erano ancora nei pressi della vettura di soccorso, a nulla servirono le spiegazioni del conducente-eroe: nulla da fare. La multa era già stata elevata ed annullabile esclusivamente mediante ricorso presso il Giudice di Pace di Mesagne. A.D. la multa l’ha pagata, non si sa se la contesterà (ciò ha un costo per il legale che se ne deve interessare a fronte di un giudice che porebbe accogliere o respingere l’istanza di annullamento). Siamo in piena sintonia con l’abnegazione ed il rigore delle forze della Polizia Municipale ma, almeno per questa volta, non possiamo condividerne l’atteggiamento.

Daniele Morleo

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Diritto di replica garantito anche al comando della Polizia urbana di Mresagne, nel caso venga richiesto.

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