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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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La selezione di chi deve e non deve scrivere la fa l'Enel Basket. E qualche volta pure i carabinieri

“Spiace comunicare che la richiesta di accredito per il campionato di LegaA 2010-2011 non potrà essere accolta. I posti in tribuna stampa (addirittura aumentati rispetto al passato) per i giornalisti e quelli a bordo campo (al momento solo “abbozzati”) per i fotoreporter sono già esauriti per le tante domande pervenute e che hanno comportato la rigida applicazione del regolamento stabilito dalla Società nelle scorse settimane. Addirittura, come scritto, proprio per i fotoreporter potrebbe aversi una ulteriore limitazione per le disposizione di FIP e Lega A in corso di emanazione”. Con questa nota la New Basket Brindisi ha deciso che BrindisiReport.it – ma non solo - non potrà garantire ai propri lettori un resoconto completo e diretto delle partite interne della squadra.

“Spiace comunicare che la richiesta di accredito per il campionato di  LegaA 2010-2011 non potrà essere accolta. I posti in tribuna stampa (addirittura aumentati rispetto al passato)  per i giornalisti e quelli a bordo campo (al momento solo “abbozzati”) per i fotoreporter sono già esauriti per le tante domande pervenute e che hanno comportato la rigida applicazione del regolamento stabilito dalla Società nelle scorse settimane. Addirittura, come scritto, proprio per i fotoreporter potrebbe aversi una ulteriore limitazione per le disposizione di FIP e Lega A in corso di emanazione”. Con questa nota la New Basket Brindisi ha deciso che BrindisiReport.it – ma non solo - non potrà garantire ai propri lettori un resoconto completo e diretto delle partite interne della squadra.

Non conosciamo i criteri in base ai quali la lista degli accrediti, con relativa selezione, sia stata compilata. Un ragionamento elementare dovrebbe indurre la società presieduta da Antonio Corlianò ad accreditare preliminarmente i giornalisti dei quattro quotidiani cittadini (tra i quali c’è BrindisiReport.it), quelli dei notiziari quotidiani on line, i colleghi delle emittenti locali già colpite dall’embargo Sky, che per ragioni di servizio devono subito dopo realizzare i servizi scritti o in voce. Così invece non è, stando alla risposta inviataci dall’ufficio comunicazione della Nbb. A questo punto ci permettiamo di considerare del tutto arbitrario il metodo applicato, e troviamo inaccettabile la storiella dei pochi posti disponibili.

La conclusione è semplice: chi può e chi non può scrivere di basket a Brindisi vuole deciderlo la società proprietaria della squadra, trincerandosi dietro regolamenti di Lega A, accordi con l’Ussi, disponibilità di posti e storie simili, mentre dovrebbe far fede solo una cosa: la certezza che i cronisti e i fotoreporter da accreditare lavorino per una testata regolarmente registrata, e che siano da questa regolarmente accreditati.

In questo modo, semplicemente, si colpisce la libertà di informazione e ciò non può essere il prezzo del bisogno dell’Enel Basket Brindisi di fare – tardivamente – piazza pulita degli intrusi in tribuna stampa. Non vogliamo neppure pensare che, invece, dietro l’esclusione ci siano altre ragioni. E non possiamo accettare altro che due accrediti ufficiali (cronista e fotoreporter), quindi rinunciamo all’offerta ufficiosa di un aggiustamento con ingresso dei nostri inviati sotto altra forma.

Abbiamo reso pubblica questa vicenda per rispetto nei confronti dei nostri lettori, perché sappiano in quali difficoltà si dibatte l’informazione a Brindisi. Cogliamo l’occasione anche per ricordare che con queste forme di selezione delle testate si misurano anche persone ed enti che non ti aspetti. E’ capitato proprio nelle ultime 24 ore che per ben due volte il comando carabinieri di Brindisi abbia deciso che fosse superfluo inviare una notizia a noi ma anche all’Ansa, e che la buona novella della cattura dei tre presunti autori degli attentati a Mesagne dovesse essere fornita solo a tre quotidiani indicati dal colonnello. Ma, caro comandante, anche lei si mette a fare queste cose?

Per dimostrare che lei ha commesso un errore non perorerò la causa del mio giornale, ma le farò un esempio che coinvolge tutti: se sul luogo di un disastro si potesse giungere solo in elicottero, e ci fossero 20 giornalisti in attesa di salire a bordo ma solo un posto disponibile, ebbene salirebbe il collega dell’Ansa, perché è l’agenzia che passa le notizie a tutti. Detto ciò, aggiungo che – malgrado nostre precedenti, garbate rimostranze -  lei o qualche altro suo collaboratore continua a decidere per conto nostro se ci servono o meno le foto di un’operazione, se dobbiamo o non dobbiamo essere presenti in determinate circostanze. Lei invece non dovrebbe fare altro che metterci al corrente della possibilità di realizzare un servizio, e lasciare a noi la scelta di farlo o meno. La saluto cordialmente.

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