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Venerdì, 29 Marzo 2024
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A cura di Blog Collettivo

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"Il ricordo di Ada Spina, l'anima dell'Alleanza dei Contadini"

Una figura di donna impegnata nelle rivendicazioni ma anche nell'assistenza ai lavoratori della terra nel Brindisino

Ho appreso con ritardo la notizia della scomparsa della compagna Ada Spina e, unendomi al dolore dei familiari e dei molti suoi estimatori per la prematura perdita, voglio ricordarla, usando poche parole, per rispettare la semplicità e sobrietà del suo carattere. Ho conosciuto la compagna Ada, durante i turbolenti anni 70-80 del secolo scorso, animati da aspre lotte sindacali per il riconoscimento e la promozione dei diritti dei lavoratori.  Ella entrò a far parte, giovanissima, della gloriosa Alleanza dei Contadini, l'organizzazione professionale di sinistra, che aveva come riferimenti politici il PCI ed il PSI, e riuniva piccoli proprietari di terra, coltivatori, coloni e mezzadri in difesa e miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro.

foto ada spina-2La sede dell'Alleanza a Brindisi era, allora, in un disadorno ed umile locale in via Indipendenza ed a guidarla, in stato di precarietà finanziaria, vi erano soltanto Giovanni Brugnola, un comunista leale di vecchio stampo, come presidente, ed Ada, che assunse presto il ruolo di segretaria tuttofare per il disbrigo delle numerose 'pratiche' amministrative e di vario genere. Saltuariamente si recava in quella sede,  da Ceglie Messapica, suo paese natale e di residenza, l'avv. Felice Cavallo, uomo modesto ed  irreprensibile, per ricevere i molti coltivatori, in particolare coloni, bisognosi di assistenza legale contro i soprusi e le prepotenze dei grossi proprietari, il cui odio di classe verso i coloni sfruttati tentavano di occultare con motivazioni ideologiche, scagliandosi contro il comunismo ateo e nemico delle libertà ed  i comunisti, definiti "mangiatori di bambini ".

Il ruolo di supervisore e riferimento politico per l'Alleanza lo svolgeva in quella fase l'on. Armando Monasterio di Latiano, nobile figura di uomo, di antifascista e militante comunista, che, coadiuvato dall'avv. Livio Stefanelli, poi divenuto parlamentare del PCI, non lesinava il suo impegno per la causa dei lavoratori sfruttati, dando loro protezione ed una sponda di natura politica, attraverso interrogazioni, mozioni parlamentari, ed interventi presso vari enti.  Ricordo con affetto quella figura, in quanto nel 1970 mi consegnò la prima tessera di iscrizione al PCI, anche se quella decisione mi costò all'epoca molte sofferenze e discriminazioni, con rischio di perdita del posto di lavoro, in quanto in quella fase di supremazia politica democristiana, non si concepiva, che un laureato, funzionario pubblico, non fosse di stretta osservanza democristiana o dei partiti associati nella spartizione del potere.

Ho voluto tracciare la cornice, in quanto in quel contesto si inserì la figura di Ada Spina, presto divenuta determinante ed insostituibile nell'attività dell'associazione, al punto che tra lei e l'Alleanza dei Contadini, diventa poi CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) vi era perfetta identificazione, non potendosi concepire in provincia di Brindisi quel sindacato senza far riferimento alla sua persona.  Ciò che colpiva del suo carattere era la generosità verso gli altri, la carica umana, la pazienza e l'impegno nel perseguire gli obiettivi preposti, in quanto molto motivata nel suo lavoro. La ricordo, infaticabile, quando faceva la spola tra la sede di Brindisi e quella di Latiano per assicurare assistenza agli associati, sempre con il viso atteggiato al sorriso, per mettere a proprio agio l'interlocutore, che usciva rinfrancato dall'incontro con lei, soddisfatta se poteva aiutare le persone bisognose.

A volte mi recavo a farle visita per assumere informazioni sullo stato dell'Associazione ed anche per ricevere consigli sull'uso della lingua francese, che parlava benissimo. Anche con i colleghi aveva un comportamento leale e rispettoso, in quanto dotata di acuta sensibilità e naturale bontà. Sentiremo molto la sua mancanza, soprattutto coloro, numerosissimi, che nell'intensa e duratura  sua vita lavorativa sono stati beneficiati dal suo operato, dalla sua attività in difesa dei più deboli. Grazie, compagna Ada Spina! Riposa in pace!

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