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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

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Ecco la classe dirigente messa a disposizione di Brindisi

Con la vicenda delle nomine sta per concludersi la presentazione della mercanzia che i due ideologi dell'attuale maggioranza insediata al Comune di Brindisi, Marcello Rollo e Massimo Ferrarese, sono in grado di offrire alla città. Questa è la classe dirigente messa a disposizione dei brindisini

Con la vicenda delle nomine sta per concludersi la presentazione della mercanzia che i due ideologi dell’attuale maggioranza insediata al Comune di Brindisi, Marcello Rollo e Massimo Ferrarese, sono in grado di offrire alla città. Questa è la classe dirigente messa a disposizione dei brindisini, questo è il risultato del voto del 20 per cento dell’elettorato del capoluogo. Gli spot, in verità tutt’altro che producenti, che fanno da fuoco di copertura alle attività del sindaco Angela Carluccio, non riescono a mascherare più nulla.Gli anziani ricorderanno lo slogan della famosa pubblicità di cui era protagonista la brava Virna Lisi, “con quella bocca può dire ciò che vuole”. Ecco, Carosello è finito.

Qualcuno ci chiede legittimamente se il segretario generale abbia predisposto il documento sulle misure anticorruzione a tutela del Comune e dei cittadini di Brindisi prima o dopo la faccenda delle nomine. Bisognerebbe chiederlo a lui. E noi stessi, in questo momento, vorremmo essere impegnati a commentare le reazioni e il pensiero dei leader dei movimenti e delle liste che sostengono il sindaco Angela Carluccio, piuttosto che dare l’impressione di parlare al posto di qualcuno. State tranquilli: succede quando i giornalisti operano nel silenzio generale. Vorremmo sapere, ad esempio, cosa ne pensa Raffaele Fitto di tutto ciò, e se a Brindisi valga la pensa consumare in questo modo parte della credibilità dei CoR.

Ma questo sarebbe anche il momento, spostando i riflettori sull’opposizione, per il Partito Democratico di dimostrare di essersi liberato della lunga malattia culminata con la gestione Consales del Comune. Da mesi l’unico a parlare, di tanto in tanto, è il consigliere comunale Antonio Elefante. La commissaria regionale? Non sappiano che fine abbia fatto. La segreteria regionale? Di Brindisi se ne frega, a giudicare dai risultati. Il segretario provinciale – presidente della Provincia – sindaco di Francavilla Fontana? E’ ancora lì e da osservatori esterni pensiamo che al Pd non serva proprio a nulla, Maurizio Bruno. A meno che il Pd non sia proprio Maurizio Bruno, una segreteria regionale distratta, un gruppo consiliare ridotto a una sola voce.

Sempre da un punto di vista giornalistico, va detto che siamo stati costretti a riflettere sul fatto che varie anime della maggioranza in carica al Comune di Brindisi non sono mai andate oltre i segnali, i capricci, gli accenni di mezzo passo indietro. Per quanto ci riguarda, queste storie hanno smesso di interessarci, e non vogliamo correre il rischio di essere utilizzati come strumenti di rappresentazioni e sceneggiate che finiscono sempre nello stesso modo, e di cui alla gente non importa più nulla. Tanto per essere chiari, se i fondi a disposizioni della rigenerazione urbana sono stati puntati sul numero sbagliato della roulette, mettendo in discussione gli interessi dei cittadini dei quartieri periferici e della frazione di Tuturano, la responsabilità è anche loro.

Temiamo che la situazione e le sue involuzioni possano mettere gravemente a rischio la possibilità per Brindisi di dettare, con autorevolezza, condizioni per le sviluppo del porto, e di progettare una svolta nella qualità dei servizi, nell’urbanistica, nel riassetto del commercio, nel recupero sociale dei quartieri-dormitorio pensati e nati come se questa non fosse una città di mare. Lo scenario purtroppo non è favorevole. E’ nostro giudizio personale che la attuale gestione della Regione Puglia non sia all’altezza di quelle precedenti, e che non ci sia nessuno pronto a offrire comunque, e malgrado tutto, una mano a Brindisi. Il giudizio sui consiglieri regionali e sui parlamentari nazionali in carica lo diano gli stessi elettori.

Sono comprensibili in questo desolante scenario la rabbia, la sfiducia e la frustrazione di chi pur facendo il proprio dovere come cittadina o cittadino lavoratore, puntuale pagatore di tasse e tributi, padre o madre di famiglia, riceve in cambio deludenti risposte nei servizi, e scarse speranze di cambiamenti per il futuro, soprattutto se si è legati a questa città che tanto potrebbe dare e avere sul piano delle sviluppo, della cultura, del turismo. La percezione di questo disagio l’ha avuta subito, riteniamo, un uomo profondo conoscitore delle realtà sociali urbane del Sud come il nuovo questore Maurizio Masciopinto, il quale ha subito spiegato, presentandosi, che il risanamento non può essere solo affidato alla repressione. Ecco: di disagio sociale, di risanamento urbano, di lotta ai fenomeni corruttivi i brindisini ormai sentono parlare, e leggono, nei resoconti delle conferenze stampa in questura, nelle relazioni investigative, nelle raccomandazioni della magistratura contabile. Ma dai politici attuali, mai.

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