rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Opinioni

Opinioni

A cura di Blog Collettivo

Ospitiamo in questo Blog opinioni di alcuni cittadini Brindisini

Opinioni

S.Severo: la sfida allo Stato degli schiavisti delle campagne pugliesi

Colpi di arma da fuoco contro automezzi della Polizia parcheggiati per strada. È successo nella notte davanti alla stazione centrale di San Severo, una città in cui l’attività criminale sembra non conoscere freni

Colpi di arma da fuoco contro automezzi della Polizia parcheggiati per strada. È successo nella notte davanti alla stazione centrale di San Severo, una città in cui l’attività criminale sembra non conoscere freni. Gli automezzi infatti erano stati inviati dal ministero dell’Interno solo pochi giorni fa, come rinforzo alle unità già presenti sul territorio. Una decisione presa dopo una lunga serie di episodi di cronaca nera legati alla criminalità organizzata.

Il filmato di sorveglianza di un hotel nelle vicinanze aiuta a ricostruire l’accaduto. Un uomo solo alla guida di una vecchia utilitaria, poi ritrovata e risultata rubata, si avvicina agli automezzi della Polizia, tira fuori una pistola e spara, colpendo tre volte un furgone. Poi accelera e fugge via. L’auto usata dal malvivente sarà poi ritrovata nel pomeriggio, e risulterà essere stata rubata qualche giorno fa.

Francesco Miglio, il sindaco, ha parlato di “attacco alle istituzioni”. “È un atto di una gravità inaudita. C’è una parte della popolazione che sfida le istituzioni”, ha ribadito. Proprio martedì scorso Miglio era stato rassicurato dal ministro dell’Interno Marco Minniti, che, oltre a promettere un tavolo tecnico sul tema, aveva inviato uomini e mezzi del Reparto Prevenzione Crimini per il controllo del territorio. Per la precisione, 90 unità delle forze di Polizia e 5 equipaggi tra Polizia e Carabinieri.

Proprio in questi giorni le forze dell’ordine locali sono state impegnate nello sgombero del “Gran Ghetto”, i cui abitanti, perlopiù centrafricani, sono stati trasferiti in altre strutture nel territorio di San Severo. Martedì scorso la baraccopoli è stata parzialmente distrutta da un incendio che ha provocato due vittime. Un incendio probabilmente doloso, secondo il questore Piernicola Silvis, forse a causa di questioni legate al caporalato.

Ma la cittadina del Foggiano sta vivendo un periodo di terrore che sembra acuirsi giorno dopo giorno. Solo tra giovedì e venerdì, due macellerie sono state rapinate, un negozio in centro è stato svaligiato nottetempo, e un ragazzino è stato travolto da un’auto che aveva appena forzato un posto di blocco. Adesso quest’ultimo episodio, gratuito e intimidatorio, sembra una dichiarazione di guerra. È anche l’opinione del questore, secondo cui “è probabile che chi ha sparato abbia preso di mira i mezzi della polizia come ritorsione, perché l'incremento dei controlli ha infastidito molto la criminalità”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

S.Severo: la sfida allo Stato degli schiavisti delle campagne pugliesi

BrindisiReport è in caricamento