Sono rimasti a terra anche oggi i 700 passeggeri diretti in Grecia. E' rabbia
Sono rimasti a terra anche questa mattina i 700 passeggeri che venerdì sera alle 20 sarebbero dovuti partire per la Grecia da Brindisi con il traghetto Larks della Egnatia Seaways, che non si è presentato in banchina
BRINDISI - Sono rimasti a terra anche questa mattina i 700 passeggeri che venerdì sera alle 20 sarebbero dovuti partire per la Grecia da Brindisi con il traghetto Larks della Egnatia Seaways, che non si è presentato in banchina come del resto è accaduto altre volte nelle ultime settimane. Placati parzialmente dalla prospettiva di essere presi a bordo alle 6 di stamane da un traghetto che serve una delle rotte per l'Albania, che avrebbe datto un viaggio straordinario, ieri sera i turisti avevano ricevuto ospitalità dal terminal privato della società "Il Mondo", che ha messo a disposizione il salone superiore per i bambini. Ma stamani nessun imbarco è stato possibile.
I passeggeri non riescono più a contattare l'agente marittimo della compagnia greca, e sono sul piede di guerra, mentre polizia e guardia di finanza controllano la situazione. Non ci sono stati, malgrado tutto, manifestazioni accese di protesta, ma la situazione è in fase di stallo. Uno dei traghetti per l'Albania è in partenza stasera alle 19, ma ha già prenotazioni per oltre 700 passeggeri diretti a Valona. Le navi della compagnia Grimaldi, servono invece i porti di Igoumenitsa e Patrasso, ma non quello di Corfù.Il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Mario Valente, sta valutando la possibilità di altre opzioni assieme alle agenzie marittime e alle forze di polizia.
La notte scorsa, contrariamente a quanto era stato annunciato ai passeggeri bloccati a Brindisi, gli armatori non hanno messo a disposizione alcun albergo. Se non ci fosse stata la disponibilità del terminal privato, la gente sarebbe rimasta senza assistenza, visto che il porto di Brindisi non dispone di una struttura pubblica. Si attendono sviluppi: tra questi, la possibilità che i passeggeri debbano tornare a casa. In tal caso, per le agenzie che hanno venduto il viaggio è certa la prospettiva di una ondata di cause risarcitorie. Per il porto e la città di Brindisi, un pessimo biglietto da visita.
