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Venerdì, 29 Marzo 2024
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In giro per i castelli spagnoli e francesi di Puglia, senza muoversi dalla città

Gli appassionati di storia e architettura militare hanno, da ieri, l'opportunità di approfondire le proprie conoscenze e soddisfare le proprie curiosità sui bellissimi castelli che arricchiscono il territorio pugliese. L'occasione è data dalla mostra "Fortificazioni. Castelli di Puglia tra Angioini e Aragonesi"

BRINDISI - Gli appassionati di storia e architettura militare hanno, da ieri, l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze e soddisfare le proprie curiosità sui bellissimi castelli che arricchiscono il territorio pugliese. L’occasione è data dalla mostra “Fortificazioni. Castelli di Puglia tra Angioini e Aragonesi”, inaugurata alle 18.30 di domenica 13 aprile nelle sale espositive del Bastione Carlo V che hanno accolto quattordici riproduzioni di antichi manieri, alcune delle quali realizzate per l’occasione dagli artigiani Fernando Macchia e Tiziano Scarpina.

A rendere possibile questa mostra sono stati la Regione Puglia, nell’ambito del Programma delle attività culturali per il triennio 2013-2015 del D.G.R. n. 1862/2012 e il Comune di Brindisi, proponente e cofinanziatore, insieme alla Regione, del progetto. A collaborare invece sono stati la Marina Militare - Brigata Marina San Marco, che ha fornito i plastici e l’apporto logistico e tecnico, la Provincia di Brindisi, che ha fornito la riproduzione del Castello svevo, l’associazione Le Colonne, che si è occupata della segreteria organizzativa e il partner Lecce 2019.

La mostra ha inoltre avuto il patrocinio di Puglia Promozione, che ha fornito i video sui castelli pugliesi che si potranno vedere per tutta la durata della mostra, e l’organizzazione della società Eliconarte di Brindisi, che ha curato l’allestimento e l’ideazione della stessa. L’inaugurazione è stata preceduta da un convegno al quale hanno partecipato Mario Cazzato, architetto leccese, Regina Poso, già docente dell’Università del Salento, Pasquale Guerra, contrammiraglio Brigata Marina San Marco e Teodosio Prete, assessore alle attività produttive del Comune di Brindisi che ha portato i saluti del sindaco e ha parlato dell’interesse dell’amministrazione comunale nei confronti del recupero dei castelli anche per un possibile sviluppo commerciale della città.

La dottoressa Chiara Mazza della società Eliconarte ha spiegato invece com’è nata l’idea della mostra e le sue finalità, cioè la volontà di raccontare l’evoluzione storico-architettonica dei castelli pugliesi. Le linee evolutive delle strutture difensive castellarie nel periodo tra gli Angioini e gli Aragonesi sono state descritte dall’architetto leccese Mario Cazzato che ha evidenziato come non ci sia ancora una storia generale dei castelli esaustiva e come oggi si conservino pochissime testimonianze dell’architettura castellare angioina in quanto a volte inglobate o distrutte nelle ricostruzioni successive. Cazzato ha quindi parlato del periodo aragonese, dei suoi modelli difensivi e del diffondersi delle torri costiere per la difesa delle coste pugliesi.

Regina Poso si è invece soffermata sull’uso che di queste grandi strutture è stato fatto dopo l’unità d’Italia, quando divennero, in alcuni casi, sedi di palazzi di città, e in altri rischiarono di essere demoliti. La Poso ha concluso il suo intervento con l’augurio che vi sia il recupero del forte a mare brindisino.

L’intervento del presidente del consiglio comunale di Brindisi, Luciano Loiacono, che ha ricordato la delibera di giunta che diede visibilità ai monumenti storici,  e l’intervento del contrammiraglio Pasquale Guerra, che ha tratteggiato la cronaca del Castello di terra dal 1900 ad oggi attraverso fonti come il repertorio dei contratti per i lavori di manutenzione al castello svevo e foto d’epoca ed attuali, con scorci inediti, che hanno offerto un parallelismo molto interessante, hanno concluso il convegno di presentazione della mostra che rimarrà aperta sino al 25 Mmaggio tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 21.00, eccetto il lunedì.

La mostra è supportata da pannelli illustrativi e da palmari messi a disposizione degli utenti dall’associazione Le Colonne, per vedere anche le immagini e ascoltare il commento mentre si ammirano i plastici esposti. Per ulteriori info e prenotazioni tel. 0831-229644- 329.6904723 (Ingresso libero). (Le foto sono di Gianni Di Campi)

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