Patenti nautiche false, patteggia il luogotenente della capitaneria di porto
Due anni e due mesi a Vincenzo Loiacono, 60 anni, di Brindisi, in servizio a Pesaro: lo scorso anno venne arrestato nell’inchiesta Piovra scaturito dalla denuncia di una coop. Secondo l’accusa per le pratiche venivano chiesti 400 euro
BRINDISI – La Procura ha ribadito l’accusa nei confronti di un brindisino luogotenente della Capitaneria di porto in relazione a patenti nautiche “false” perché oggetto di compravendita e la difesa ha chiesto e ottenuto di concordare la pena: per Vincenzo Loiacono, 60 anni, il conto è stato chiuso a due anni e due mesi.
Il gup del Tribunale di Rimini non ha riconosciuto all’imputato in servizio a Pesaro, alcune beneficio. La pena, infatti, non è stata sospesa. E’ stato, inoltre, interdetto dai pubblici uffici ed è stata disposta la rimozione dal grado. Loiacono nel frattempo ha raggiunto i requisiti per la pensione. Venne arrestato il 18 febbraio 2015 con un altro militare, il maresciallo Claudio Stasi, 55 anni, anche lui brindisino in servizio a Rimini, nell’inchiesta tenuta a battesimo con il nome “Piovre” su giro di patenti nautiche false, coordinata dal Pm Davide Ercolani e delegata ai carabinieri. Stando a quanto evidenziato nell’ordinanza di custodia cautelare, per ottenere la patente era necessario pagare la somma di 400 euro.
Stasi aveva già patteggiato nei mesi scorsi a quattro anni e sei mesi, pena non sospesa. Rimasero indagati a piede libero un terzo militare, un capo di seconda classe in servizio a Cervia e
nove persone, residenti nel Pesarese che secondo l’accusa avevano conseguito la patente nautica con i metodi fraudolenti contestati ai due sottufficiali, tra i quali il titolare di un'agenzia di pratiche nautiche di Bellaria.
Le accuse formulate dalla Procura a vario titolo andavano dalla rivelazione di segreto d'ufficio, alla falsità ideologica commessa in atto pubblico e alla corruzione per un atto contrario ai doveri del proprio ufficio.