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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Comune, il commissario revoca il segretario scelto dall’ex sindaca

Arriva a conclusione l’esperienza dell’avvocato Giuseppe Salvatore Alemanno, iniziata il 2 novembre: Santi Giuffrè cambia rotta dopo aver chiesto spiegazioni sui compensi Aro, oggetto di inchiesta della Digos. E aver appreso della toilette personale

BRINDISI – A Palazzo di città è da considerare finita l’esperienza dell’avvocato Giuseppe Salvatore Alemanno come segretario generale: il commissario Santi Giuffré ha firmato il provvedimento di revoca con il quale viene messo il punto al periodo iniziato il 2 novembre 2016, per effetto della nomina dell’ormai ex sindaca Angela Carluccio, sconfessata solo di recente da alcuni partner della coalizione.

La decisione di sostituire il segretario per invertire anche sotto questo aspetto la rotta con il passato recente era nell’aria. Oggi la firma dell’atto che dovrà essere notificato al diretto interessato per diventare efficace. In attesa della nuova nomina, le funzioni saranno svolte da Angelo Roma, vice segretario.

Se, quindi, non ci sono più dubbi sulla conclusione dell’era Alemanno in Comune, l’interrogativo attiene alle ragioni alla base della decisione, fermo restando che il commissario ha messo in prativa la previsione del legislatore secondo cui la nuova gestione può revocare – senza motivo – il segretario generale entro un certo lasso di tempo. La disposizione fa riferimento al periodo che va da giorno numero 60 a quello numero 110 dell’insediamento. Precisato anche questo aspetto, la domanda che attende risposta è la seguente: perché la revoca, fermo restando la legittimità?

Dai corridoi del Palazzo, si rincorrono voci secondo le quali il commissario avrebbe maturato il convincimento dopo aver studiato la documentazione raccolta sotto la voce compensi Aro, pari a 200mila euro, oggetto di inchiesta della Digos. C’è anche chi aggiunge che la struttura commissariale non avrebbe gradito neppure l’avvio dei lavori per realizzare una toilette personale per il segretario. Si tratta di indiscrezioni, ovviamente. Conferme è impossibile averne.

Vero è che la questione dei compensi percepiti dai componenti dell’ufficio Aro, tra i quali lo stesso Alemanno, è finita al vaglio alle Procura. Il paradosso è che Alemanno, dopo essere stato scelto dalla sindaca (ex) centrista Angela Carluccio, aveva sostenuto la liceità delle liquidazioni avvenute il giorno dopo le non dimissioni della prima cittadina, diventando per questo contestatore della stessa sindaca che, invece, ne chiedeva la restituzione sostenendo la violazione del principio della onnicomprensività. Per questo motivo i rapporti tra i due si erano incrinati in quelli che sarebbero poi diventati gli ultimi mesi dell’Amministrazione, terminata per effetto delle contestuali dimissioni di 17 consiglieri comunali.

Per la cronaca va detto che solo oggi alcuni esponendi del movimento di Noi Centro, e altri della passata Giunta, tra i quali i fittiani, hanno preso le distanze da quella nomina sostenendo di essere sempre stati contrari. Ora come allora. Ma del pensiero espresso in passato, nessuno ne aveva saputo nulla sino a quando non è scoppiato il caso della toilette personale per il segretario, regolarmente autorizzata dai funzionari.

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