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Cronaca

Rifiuti, Ecologica chiede i danni al Comune e ricorre al Tar

“Immagine sul mercato compromessa” dopo le sanzioni di oltre mezzo milione di euro applicate dall’Ente a cui chiede la restituzione con istanza al Tribunale di Bari. Ai giudici amministrativi istanza di sospensiva dell’affidamento ad Amiu

BRINDISI – Offensiva legale della società Ecologica Pugliese che nel Comune di Brindisi ha ceduto il testimone alla barese Amiu, a cui l’Amministrazione ha affidato la gestione della raccolta dei rifiuti per sei mesi. Ma per l’ex titolare del servizio, il passaggio di mano e ancor prima le sanzioni per oltre mezzo milione di euro applicate dall’Ente, avrebbero danneggiato e compromesso l’immagine della srl sul mercato.

La sede del Tar di LecceI legali della srl dopo il 17 maggio, data della staffetta, hanno fatto ricorso ex articolo 700 del Codice di procedure civile davanti al Tribunale di Bari (competente per territorio) per chiedere la restituzione delle penali applicate che ammontano esattamente a 547.493 euro e 60 centesimi. E hanno impugnato davanti al Tar, sezione di Lecce, tutti gli atti e i provvedimenti legati alla procedura negoziata per la selezione della società a cui affidare la titolarità del servizio, poi andata deserta, a cui ha fatto seguito l’affidamento diretto all’Amiu, la municipalizzata del Comune di Bari che è già titolare della gestione dell’impianto di Cdr e della discarica di Autigno, entrambi di proprietà dell’Amministrazione comunale di Brindisi.

Le due azioni legali sono state notificate a Palazzo di città nei giorni scorsi e sono state portate all’attenzione del commissario Cesare Castelli dall’avvocato interno Francesco Trane, con richiesta di costituzione in entrambi i giudizi. Richiesta che la struttura commissaria con il sub Maria Antonietta Oliveri ha recepito adottando la delibera di nomina dei legali con i poteri della Giunta: con Trane ci saranno gli avvocati Monica Canepa, davanti ai giudici ordinari di Bari, ed Emanuela Guarino, dinanzi al collegio amministrativo di Lecce.

Il primo ricorso ad essere stato notificato attiene alla contestazioni rispetto alle sanzioni che il Comune ha applicato ad Ecologica contestando inadempimenti contrattuali per non aver rispettato la percentuale di raccolta differenziata, rimasta al di sotto del 30 per centro, e per non aver attivato otto isole ecologiche. Per questi motivi l’Ente ha detratto l’importo delle sanzioni dai canoni mensili garantiti a far data dal 21 ottobre 2014, quando Ecologica ha iniziato a svolgere il servizio per effetto dell’ordinanza firmata dall’ex sindaco Mimmo Consales e poi prorogata di sei mesi in sei mesi.

Un mezzo di Ecologica Pugliese 2-2A giudizio degli avvocati che assistono Ecologica, ci sono elementi tali per chiedere al Tribunale l’emissione di un decreto inaudita altera parte per accertare la “illegittimità e l’abusività degli addebiti, dichiarare la connotazione illecita e colposa e chiedere il risarcimento dei danni per lesione dell’immagine”.

Ecologica sostiene di aver subito conseguenze sul piano della “reputazione sul mercato quale operatore tradizionale di settore” e afferma che le trattenute operate hanno inciso sulle disponibilità patrimoniali e finanziarie della società, sull’equilibrio di bilancio e sulle sue possibilità di assolvere alle obbligazioni”.

Quanto al ricorso davanti al Tar, Ecologica ha impugnato la delibera con cui il commissario Castelli ha affidato ad Amiu il servizio per 180 giorni e comunque non oltre la definizione del noto che riguarda il maxi appalto dell’Aro 2 di cui Brindisi è capofila, rimasto bloccato dinanzi ai giudici amministrativi per effetto delle azioni di alcune società del settore. Ha anche impugnato tutti gli atti che si riferiscono all’espletamento della “procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando, anche nella arte in cui tale scelta risulta motivata in ragione di presunte situazioni di criticità che sarebbero emerse nella gestione del servizio svolto dalla società”.

Ai giudici della sezione di Lecce chiede la sospensiva: nel caso in cui dovesse essere accolta, l’affidamento sarebbe bloccato in attesa del giudizio di merito.

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