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Cronaca

Porticciolo, annullato il bando per i servizi di pulizia, verde e ormeggio

Scaduti i termini per firmare il contratto: la gara nel 2014, la società Salento Port Service presentò un’offerta per 111mila euro a fronte di 159mila posti a base e ottenne l’aggiudicazione. Nessuna risposta dalla dall’altra concorrente

BRINDISI – Il Marina di Brindisi ha annullato la gara per i servizi ausiliari nel porticciolo turistico per una questione di tempo. Sì, di tempo perché sono trascorsi due anni dal bando, vecchio del 2014, e oggi la società Salento Port Service, aggiudicataria in via definitiva, non è più nelle condizioni di firmare essendo decorsi i termini. Né tanto meno c’è stata una risposta dall’altra srl che partecipò e che è stata interpellata.

Il municipio di BrindisiIl risultato è che la società Bocca di Puglia spa, di cui ad oggi, il Comune di Brindisi è ancora socio a tutti gli effetti non essendoci stata la vendita delle azioni, è stata costretta a revocare l’aggiudicazione definitiva con conseguente annullamento della procedura. E ragionevole dubbio sulla continuità di quei servizi: c’è qualcuno che li gestisce? In che modo?

La notizia arriva proprio da Palazzo di città, dove la determina firmata dal responsabile unico del procedimento, Carlo Aprile, è stata trasmessa per opportuna conoscenza, con data 21 aprile. Due giorni fa, quindi. La domanda è come mai, in passato, nessuno abbia chiesto spiegazioni sulla gara che attiene ai “servizi di pulizia, manutenzione e monitoraggio delle infrastrutture, impianti e attrezzature portuali, manutenzione del verde, servizio di erogazione del carburante” e ancora “portineria, sorveglianza e assistenza all’ormeggio”.

In altri termini, possibile mai che solo oggi il Comune sia venuto a conoscenza di una situazione del genere? Interrogativo legittimo a maggior ragione se si considera che lo stesso Ente pubblico indicò il presidente del Consiglio di Amministrazione. Chi ha memoria delle vicende del Palazzo legate alla gestione del porticciolo, ricorda che fu lo stesso sindaco (ex) Mimmo Consales a pensare a Dario Montanaro, presidente dei consulenti del lavoro di Brindisi, poi effettivamente nominato. E che lo stesso sindaco relazionò In Consiglio, il 22 dicembre 2015, sulla necessità di procedere alla vendita del pacchetto azionario di cui il Comune di Brindisi è titolare, tenuto conto delle perdite maturate nel tempo dalla società concepita nel periodo della gestione di Giovanni Antonino per la costruzione e la gestione del porticciolo. Partì da Consales la richiesta di determinare il valore sul mercato della quota, con lettera al professor Vittorio Dell’Atti dell’Ateneo di Bari, ex revisore dei conti del Comune, secondo il quale quelle azioni valgono 198.231 euro e 36 centesimi, a fronte del “valore del capitale economico del complesso aziendale Bocca di Puglia spa che è stato determinato in 980.324,24”. Il Comune risulta titolare di una quota di capitale sociale di 477.007 euro, costituita da 4.770.073 azioni, ciascuna del valore nominale di 0,10 euro.

Protesta Cobas, con Bobo Aprile.-2Nessun cenno ai servizi ausiliari che pure sono importanti. Per lo meno non in quella sede, in Assise. Né in altre, eccezione fatta per i dubbi espressi sul fronte delle garanzie occupazionali espressi dal sindacalista Cobas, Bobo Aprile (in foto), sempre in prima linea in difesa dei lavoratori. Di recente rinviato al giudizio del Tribunale di Brindisi per diffamazione e minacce telefoniche ai danni dell’imprenditore Franco Giannone della Salento Port Service di Lecce, il quale si è costituito parte civile con richiesta di risarcimento danni pari a diecimila euro. I fatti oggetto del processo risalgono al 30 novembre 2014.

Prima di quella data, più esattamente il 5 aprile 2014, il responsabile unico del procedimento ha “determinato di appaltare i lavori” dei servizi ausiliari “mediante procedura aperta, con il criterio del prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara”. Con lo stesso atto è stato approvato lo schema di bando di gara. Basta consultare il registro delle determinazioni 2014 per avere conferma. E per sapere che già un anno prima, ad aprile 2013, il consiglio di amministrazione aveva dato direttive per individuare un nuovo gestore.

L’importo complessivo dell’appalto ammonta(va) a 159mila euro, di cui cinquemila per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, per garantire i servizi per la durata di un anno. Termine ultimo per la presentazione delle offerte, il 6 maggio 2014, ore 12. Dal verbale di gara del giorno successivo, si evince che è “risultata aggiudicataria provvisoria la società Salento Port Service, con un’offerta pari a 111.690mila euro”. L’aggiudicazione definitiva arriva il 6 ottobre successivo.

Di quei servizi non si ha più notizia, a quanto pare sino al 4 febbraio 2016, quando la Salento Port Service srl “manifesta la volontà di non procedere alla stipula del contratto per l’affidamento dei lavori per avvenuta decorrenza dei termini normativamente consentiti”. La seconda classificata non ha risposto alla richiesta entro i 120 previsti. Cosa succede adesso? 

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