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Cronaca

“Curriculum e certificato penale di assessori e staff ufficioso della sindaca”

La richiesta del Pd ad Angela Carluccio: "Solo così tiene fede all'impegno sulla legalità a cui ha delegato il notaio Michele Errico che, invece, sembra essersi inabissato"

BRINDISI – Gli assessori sono stati nominati dalla sindaca e sono al lavoro da dieci giorni, gli uomini di fiducia della stessa sindaca lavorano  anche se non c’è alcun atto di costituzione dell’ufficio di staff che resta "ufficioso": per il Pd, al di là della formalità, quel che conta è la sostanza assieme alla richiesta di legalità rivolta ad Angela Carluccio che vuol dire pubblicazione del curriculum e del certificato penale sia dei componenti dell’esecutivo, che dei collaboratori.

Sandra Antonica-4E’ andato dritto al punto il circolo cittadino del Partito democratico che resta commissariato con timone nelle mani di Sandra Antonica (nella foto accanto), in attesa del congresso. Il motivo? Presto detto: l’attuazione pratica del principio enunciato più volte da Angela Carluccio nel corso della campagna elettorale, con sigillo di garanzia del notaio Michele Errico (foto in basso) arrivato nella coalizione inizialmente come garante delle primarie, poi come supervisore dell’attività amministrativa.

Il principio è appunto quello della legalità e trasparenza. Espresso a parole, sostiene il Pd, non ancora nei fatti dal momento che nessuno degli otto assessori nominati dalla sindaco ha reso noto le proprie esperienze professionali, né tanto meno risulta depositato presso l’ufficio del Capo di Gabinetto il certificato penale. Manca, ad oggi, anche la dichiarazione dei redditi.

"Sono trascorsi oltre 10 giorni dalla proclamazione della Giunta comunale del sindaco Angela Carluccio. Ed allora, sulla scia di quella che è stata la campagna elettorale del primo cittadino – improntata sulla legalità e sulla trasparenza - siamo in attesa che gli assessori, freschi di nomina, esibiscano i relativi certificati del casellario giudiziale e dei carichi penali pendenti; oltre – ma questo è obbligatorio – alle dichiarazioni dei redditi”, scrive il Pd.

“Riteniamo, infatti, che la regolarità dei certificati penali e dei carichi pendenti dei componenti della Giunta, sia un obiettivo irrinunciabile per iniziare nel migliore dei modi quel processo di cambiamento che tutti auspichiamo. In particolare, il sindaco Carluccio fu – come lei stessa amava definirsi – “la prima” ad aver aderito alla campagna nazionale “Sai chi voti”.

“Per questo, coerentemente con quello che è stato il ‘cavallo di battaglia’ del primo cittadino sin dalle prime battute della campagna elettorale, auspichiamo che gli otto assessori adempiano quanto prima a questo sollecito”.

Non è tutto. No, perché è rimasta in sospeso la composizione dell’ufficio di staff, che il primo cittadino può costituire stando alle disposizioni di legge. “Carluccio ha dichiarato che a breve anche il suo staff verrà nominato “pescando tra persone di mia fiducia”, queste le sue parole nel corso della conferenza stampa di nomina della Giunta – si legge nella nota del Pd – “chiediamo che i componenti dello staff stesso si sottopongano ugualmente alla richiesta di esibizione di detti documenti. Il tutto, per fugare alcune notizie di stampa circa presunti carichi pendenti di chi, al momento ufficiosamente, ha già iniziato a lavorare per lei e per l’Amministrazione, nel silenzio assordante del sedicente delegato comunale alla trasparenza e alla legalità, il notaio Errico, che sembra essersi inabissato”.

Questo il nodo da sciogliere che attiene a processi penali pendenti per un professionista che la sindaca vorrebbe al suo fianco, secondo indiscrezioni non confermate ma neppure smentite, riportate da Brindisi Report negli ultimi giorni.

Michele ErricoC’è un altro nodo da sciogliere: “Sempre a proposito di trasparenza, abbiamo appreso dalla stampa che il Commissario Castelli è stato chiamato dal sindaco Carluccio per approvare, con i poteri del Consiglio comunale, gli equilibri di bilancio. Fin qui nulla di strano, atteso che la proclamazione degli eletti in Consiglio avverrà, pare, solo il 2 agosto e, pertanto, non ci sarebbe il tempo necessario per procedere a questo adempimento”.

Il dubbio è altro. “Riguarda un aspetto che, se corrispondesse al vero, sarebbe gravissimo. Sempre da fonti di stampa, si apprende che al Commissario Castelli potrebbe essere chiesto anche, per aggirare l’ostacolo del Consiglio comunale, di ratificare una variazione di bilancio che la Giunta si appresta ad adottare finalizzata a reperire le risorse necessarie a comporre l’Ufficio di staff del sindaco Carluccio”. Di nuovo lo staff della sindaca, quindi. La manovra di correzione al bilancio preventivo lasciato da Castelli si rende necessaria per riempire il capitolo al momento sguarnito dei fondi necessari alla copertura delle spese. La Giunta delibera, ma è necessaria a ratifica del Consiglio entro 60 giorni.

Il tempo, quindi, in questo caso c’è. Quel che non c’è, secondo le indiscrezioni, sono in numeri in Assise, vale a dire i 17 voti favorevoli perché i cinque di Impegno sociale, con Carmelo Palazzo in testa, hanno rotto con la sindaca dopo aver notato lo sbilanciamento al “centro” e l’assenza di condivisione. E ci sono quelli dell’opposizione pronti ad entrare in azione. Voci, solo rumors che rimbalzano dagli stessi ambienti di Palazzo di città.

“Ci auguriamo che così non sia, perché – e ci rivolgiamo direttamente al Commissario Castelli – se tale notizia dovesse essere vera, si tratterebbe di un atto gravissimo che non esiteremmo a denunciare alle Autorità competenti. Il Commissario, infatti deve occuparsi per legge solo della ordinaria amministrazione e non, invece, farsi coinvolgere in scelte che spettano esclusivamente alle forze politiche elette”.

Il circolo cittadino del Pd, sembra fiducioso. “Siamo certi, avendo intuito l’onestà intellettuale dell’avvocato Carluccio, che non si sottrarrà a quanto da noi richiesto e sollecitato, così come confidiamo nel Commissario Castelli che, in quanto “uomo dello Stato”, non potrà certo venir meno alla sua integrità morale, scivolando sulla classica ‘buccia di banana’".

Il Pd, quindi, aspetta risposte.

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