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Cronaca

Negroamaro, rendiconti del 2015 al vaglio della Procura

Indagine conoscitiva delegata alla Guardia di Finanza: acquisite fatture, quietanze e atti del Comune. I dirigenti di Palazzo di città: "Liquidazione regolare". E Nicola Zizzi: "Consales sollecitò il pagamento di alcuni contributi per eventi di persone che all'epoca gli erano vicine, non so in che rapporti fosse con Renna"

BRINDISI – In Procura c’è un fascicolo sul Negroamaro Wine Festival nel quale sono state raccolte le rendicontazioni delle edizioni della manifestazione sino al 2015, acquisite di recente dalla Guardia di Finanza negli uffici del Comune di Brindisi.

Gli uffici della procura e del gip a BrindisiIndagine conoscitiva, al momento, dunque senza ipotesi di reato e di conseguenza indagati,  scaturita dalla necessità di verificare l’andamento dei flussi di denaro in entrata e in uscita, visto l’ammontare dei costi e dei ricavi, nonché tenuto conto della partecipazione di Enti pubblici all’evento con l’erogazione di un contributo.

Il più consistente arriva dal Comune, ed è stato pari a 130mila euro sino all’edizione 2015, mentre per quella che dovrebbe esserci a luglio, dal 14 al 17, l’Amministrazione – gestione commissariale – avrebbe deciso un taglio di 30mila euro, fermo restando la richiesta di pagamento della Tosap, la Tassa di occupazione del suolo pubblico che l’associazione Onlus Negroamaro non avrebbe mai versato, con il risultato che gli accertamenti svolti dall’Abaco sono arrivati alla somma complessiva di circa 100mila euro.

Ci sono, poi, i contributi della Regione Puglia, pari a 45mila euro e della Camera di commercio, per 25mila. Chiesti  in considerazione delle “ricadute positive in termini di promozione e di natura economica che l’evento può far registrare a beneficio delle aziende enologiche del territorio e della regione”.Non risulta essere stato erogato quello dell'Ente Camerale perché la rendicontazione non è stata prodotta.

La Procura, quindi, vuole verificare. Ha la necessità di ricostruire tutti i passaggi legati all’erogazione dei contributi pubblici e per questo i militari del Nucleo di polizia Tributaria hanno raccolto la documentazione conservata negli uffici della ripartizione alle Attività produttive. Dalle lettere spedite dal presidente dell’associazione, ai preventivi di spesa, ai rendiconti con gli allegati costituiti dalle fatture e dalle quietanze, sino ad arrivare agli adottati dal Comune, più esattamente quelli firmati dai dirigenti del settore Annona e dei Servizi finanziari, tra impegno di spesa e liquidazione.

Gli stessi dirigenti sui quali ieri, l’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, appena rimesso in libertà, dopo tre mesi ai domiciliari con l’accusa di corruzione dietro l’appalto per l’impianto di Cdr, ha tirato in ballo contestando l’adozione degli ultimi atti di pagamento. Ha fatto i nomi di Nicola Zizzi e di Mirella Destino, il primo alla guida dell’Annona, l’altra alla guida dei Servizi finanziari, non solo davanti ai giornalisti, ma ai pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Savina Toscani che stanno ancora indagando su di lui e sulla tangente da 30mila euro pagata dall’imprenditore Luca Screti.

Mimmo Consales e l'avvocato Massimo Manfreda durante la conferenza stampa-2-2-2“Ho denunciato ai pm la storia strana del Negroamaro perché i dirigenti hanno deciso di liquidare un anticipo di 90mila euro sul contributo comunale, senza che fosse stata ultimata la rendicontazione”, ha detto Consales. “Ancor più strano che Zizzi abbia firmato la determina senza procedere alla pubblicazione della stessa all’Albo, subito dopo che l’associazione chiedeva l’anticipo. E che Destino abbia liquidato. Non è successo lo stesso per altri eventi, per i quali si è sempre chiesto il rendiconto. Ho chiesto provvedimenti disciplinari per entrambi, ma niente. Eppure ho fatto riferimento ai decreti ingiuntivi che già all’epoca diversi fornitori avevano ottenuto e alla circostanza che mi chiedevano dove poter trovare Francesco Renna che si occupava dell’evento in quel periodo”.

Zizzi e Destino, respingono al mittente qualsiasi dubbio sulla regolarità dei pagamenti: “Gli atti sono stati adottati nel rispetto delle disposizioni di legge, sono legittimi e se Consales ha denunciato la questione alla Procura, siamo a disposizione”.

Nicola Zizzi“Non ricordo però se il Negroamaro sia stata una delle manifestazioni per le quali Consales mi sollecitò al pagamento, perché è successo che in alcuni casi, per eventi forse organizzati da persone a lui vicine, mi ha chiesto quando autorizzassi la liquidazione”, aggiunge Zizzi(nella foto). “Non ricordo neppure in che rapporti fosse Consales con Renna in quel periodo, in ogni caso come dirigente non ho mai prestato il fianco a simpatie o antipatie politiche”.

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