Incarichi affidati dal Comune, perizia sul server dell’Urbanistica
Conferimento dell'incarico dopo le elezioni: la Procura chiede la copia forense anche su altri supporti informatici per leggerne il contenuto. Avviso notificato agli indagati Luperti, Lacinio, Indini e Dell'Atti. L'incarico riguarderà anche i file nei computer acquisiti a Perugia
BRINDISI – Per la Procura di Brindisi è necessario acquisire copia del server della ripartizione Urbanistica del Comune e per questo il pm titolare dell’inchiesta sugli affidamenti diretti degli incarichi di progettazione ha disposto una perizia che si preannuncia particolarmente complessa e che inizierà solo dopo le elezioni del 5 giugno.
Il conferimento dell’incarico per lo svolgimento delle operazioni utili alla “copia forense” è stato fissato, 24 ore dopo l’appuntamento a cui sono chiamati i brindisini per scegliere il nuovo sindaco dopo di Mimmo Consales per corruzione, nel filone dei rifiuti: lunedì 6 giugno, il sostituto procuratore Jolanda Daniela Chimienti (nella foto accanto) procederà alla nomina del professionista al quale sarà chiesto di acquisire i file, anche sotto forma di mail, conservati nei computer e nei supporti informatici, tra i quali tablet e pen-drive, acquisiti durante le perquisizioni della settimana scorsa nell’abitazione dei quattro che al momento risultano indagati.
Gli avvisi per lunedì sono stati notificati agli avvocati di Fabio Lacinio, dirigente del settore Urbanistica del Comune di Brindisi, assistito da Roberto Cavalera; Pasquale Luperti, ex assessore all’Urbanistica, assistito da Massimo Ciullo; Luigi Dell’Atti, architetto con studio a San Pietro Vernotico, assistito da Massimo Manfreda, e Teodoro Indini, funzionario della ripartizione Urbanistica. Tutti finiti sotto inchiesta, sia pure in tempi diversi, rispetto a due ipotesi di reato, turbata libertà nella scelta del contraente e falso ideologico.
Lacinio, Luperti e Dell’Atti, infatti, risultano indagati già dal 2015, dal momento che hanno ricevuto la notifica della proroga dell’inchiesta lo scorso 15 maggio e dunque nei loro confronti la Procura aveva deciso di svolgere accertamenti sei mesi prima. Indini, invece, è stato aggiunto dopo, giovedì scorso quando la notizia dell’esistenza di un procedimento penale è diventata pubblica essendoci state una serie di perquisizioni delegate ai finanzieri del Nucleo di polizia giudiziaria.
I militari si sono presentati nelle abitazioni di Luperti e Lacinio, nello studio di Dell’Atti che risulta titolare dell’incarico per la progettazione di Cala Materdomini (foto accanto), affidato in via diretta dal Comune a novembre 2015 per ventimila euro più iva. Si sono poi spostati negli uffici del Comune, dove hanno iniziato a raccogliere documentazione ritenuta utile alle indagini legate agli affidamenti degli incarichi di progettazione, in cui rientra anche lo shuttle, opera del valore di 40 milioni di euro, su cui punta(va) l’Amministrazione per collegare la stazione ferroviaria all’aeroporto del Grande Salento, con una fermata intermedia nei pressi dell’ospedale Antonio Perrino, nonostante le polemiche dell’opposizione, tanto di sinistra che di destra.
Per reperire altri documenti sullo shuttle il pm ha disposto perquisizioni nella sede della società Tps di Perugia, una delle più importanti sul panorama nazionale, e negli uffici di tre professionisti sempre a Perugia, a cui l’Ente nel 2013 si sarebbe rivolto per chiedere una consulenza e la progettazione di la fermata di interscambio, le pensiline, la passerella del Cillarese e il nuovo ingresso dell’aeroporto.
Affidamento diretto anche per l’incarico di progettazione del Piano urbanistico generale all’architetto Francesco Karrer, a fronte di un corrispettivo di 39.500 euro, dopo la fine del rapporto contrattuale con il professore Giorgio Goggi.
Con lo svolgimento della perizia potranno arrivare risposte agli interrogativi alimentati dal materiale che negli ultimi mesi è stato raccolto dai finanzieri.
