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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

C'è un nuovo pentito nella Scu: "Gabibbo" adesso collabora

Dopo Ercole Penna, dopo Cosimo Giovanni Guarini ora c'è anche Francesco Gravina detto Gabibbo, 34 anni, di Mesagne, già elemento di spicco della Scu: il nuovo collaboratore di giustizia è lui, che ha già consentito alla polizia il ritrovamento di armi

MESAGNE - Dopo Ercole Penna, dopo Cosimo Giovanni Guarini ora c’è anche Francesco Gravina detto Gabibbo, 34 anni, di Mesagne, già elemento di spicco della Scu: il nuovo collaboratore di giustizia è lui, che a quanto pare ha già consentito alla polizia giovedì scorso il ritrovamento di armi a Mesagne, due fucili e tre bombe a mano, in possesso di tre giovani, due dei quali incensurati. E stamani nell’aula di giustizia di Lecce in cui ha preso avvio il processo d’appello (quello celebrato con rito abbreviato a carico di tre persone) per l’omicidio a bastonate di Giancarlo Salati, detto Menzarecchia, è stato reso noto che Gabibbo è un collaboratore di giustizia.

Renderà dichiarazioni nella prossima udienza, probabilmente a conferma di quanto già riferito a polizia e al pm della Dda di Lecce, Alberto Santacatterina. Secondo l’accusa avrebbe partecipato al delitto, come gli viene contestato. Del resto è stato condannato a 30 anni in primo grado. Ha ruolo di mandante, una sorta di intermediario tra la decisione di Pasimeni di fare fuori il 64enne, l’ok di Penna, capo indiscusso al cui placet non si poteva rinunciare, e il pestaggio poi compiuto da Vito Stano (difeso da Raffaele Missere) e da Guarini, alias Maradona, cui egli non prese parte. Fatti accaduti a Mesagne il 16 giugno del 2009. Salati morì il giorno dopo in ospedale.

Francesco GravinaIl contributo di Gabibbo, che è stato quindi ammesso al sistema di protezione ed ha cambiato legale stamani, non sarà sicuramente limitato al discorso Salati, ormai definito e costato un ergastolo a Pasimeni e dodici anni di carcere per il pentito Penna che hanno scelto il rito ordinario; trent’anni a Stano e Gabibbo e 12 a Guarini al termine di abbreviato. C’è sicuramente altro, ma naturalmente si tratta di informazioni al vaglio degli inquirenti, attualmente secretate.

Gabibbo è personaggio trasversale, coinvolto in indagini mesagnesi sì ma a contatto anche con le realtà vicine. E’ l’uomo dei sorrisi e dei baci alle telecamere e agli smartphone quando, in uscita dalla questura, veniva condotto in cella. Ha cambiato atteggiamento. Dall’espressione quasi irridente, alla scelta di divenire un collaboratore di giustizia le cui informazioni hanno già in parte avuto riscontro.

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