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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Multiservizi, primo bilancio chiuso in positivo dopo sei in perdita

Utile pari a 32.601 euro. Nell’ultimo anno il Comune ha ripianato perdite per tre milioni e mezzo

BRINDISI – Per la prima volta negli ultimi sei anni, arriva il segno più che vuol dire utile per la Multiservizi. Il bilancio 2017 è stato archiviato con più 32.601 euro, al netto delle imposte pari a 125.450 euro, dopo che il Comune di Brindisi – in qualità di socio unico – ha ripianato perdite per circa tre milioni e mezzo di euro negli ultimi 12 mesi. Mentre si attende la conclusione dell'inchiesta della Procura.

Brindisi Multiservizi

Il bilancio 2017

La buona notizia arriva direttamente dalla sede della partecipata dell’Ente, sotto forma di “velina” dell’amministratore unico, Giovanni Palasciano, chiamato alla guida della srl dalla struttura commissariale. Nomina tecnica, dopo quelle politiche che hanno segnato le passate gestioni legate alle Amministrazioni cittadine. Nomina che potrebbe anche essere messa in discussione dalle forze politiche che risulteranno vincitrici alle elezioni del prossimo 10 giugno.

Per ora Palasciano resta alla barra di comando e incassa un primato non di poco conto, viste le condizioni di salute della Multiservizi, ritenute da più parti precarie, stando ai numeri espressione delle perdite contabilizzate, con ripercussioni sul bilancio comunale. In tal modo è stato escluso in via definitiva il rischio di liquidazione che costituiva una spada di Damocle sulla testa dei lavoratori e delle rispettive famiglie.

Sei anni in perdita

Sei bilanci in perdita di fila, a far data dal 2011, anche se nel periodo della gestione di centrosinistra guidata dal sindaco Mimmo Consales, era stata persino ipotizzata una chiusura nel 2015, con un segno più sia pure per una somma di lieve entità. Niente da fare. I documenti contabili depositati hanno accertato una perdita di 517.288 euro nel 2011;  una perdita di tre milioni e 165.574 euro nel 2012; poi ancora meno un milione e 153.550 nel 2013; e meno un milione e 333.219 nel 2014; meno 976.580 nel 2015 e infine meno 804.485 nel 2016.

Non va dimenticato che il Comune per ripianare le perdite del 2012 e 2013 decise di “trasferire il titolo di proprietà di due unità immobiliari alla Multiservizi”. La delibera venne approvata dalla (sola) maggioranza Consales il 22 dicembre 2014 e prevedeva una cessione per un valore stimato pari a un milione e 691.673 euro per la copertura parziale della perdita 2012, mentre per la parte rimanente venne deciso il conferimento in denaro. La seconda cessione aveva valore pari a 1.098.297 euro per la parte della perdita 2013, il resto in denaro.

“Per entrambi gli immobili non risulta perfezionatosi il trasferimento di proprietà attraverso l’atto notarile”, è scritto nella relazione di accompagnamento al bilancio 2016. Nel comunicato dell’amministratore Palasciano però non è detto nulla rispetto a questa circostanza. Il dubbio resta: è stato perfezionato oppure no? “Relativamente all’immobile non adibito a sede, si è ancora in attesa di ricevere il certificato di agibilità, conseguenziali ai lavori di ripristino, a carico del conferente”. Interrogativo senza risposta anche in questo caso.

corteo multiservizi-2

Il taglio dei costi

Quel che si apprende dalla nota è che “il bilancio 2017 evidenzia un contenimento dei costi operativi per circa 600mila euro, grazie alle politiche di saving dottate negli ultimi cinque mesi dell’anno e una diminuzione dei debiti rispetto al 2016 di circa due milione e mezzo”.

Le cosiddette azioni di saving sono riconducibili al piano industriale nel quale è stato previsto un taglio dei costi del personale per un milione e 300mila euro anche per effetto di pensionamenti e cancellazione di indennità varie, già oggetto di inchiesta della Procura. E’ stato confermato l’azzeramento degli elementi retributivi integrati da cosiddetti accordi di secondo livello, con un risparmio stimato pari a 300mila euro l’anno. Forbici da usare anche per ferie e straordinari, “anche per l’automatizzazione delle attività correlate al servizio di parcheggio nella zona aeroportuale”, con una riduzione di almeno 200mila euro l’anno. L’amministratore in carica ha declinato “qualsiasi responsabilità per gli importi riconosciuti ad personam e non contemplati nel contratto di lavoro nel corso dell’anno 2016”, dei quali però non viene detto altro. A quanto ammontano? A chi sono stati riconosciuti? Per quale motivo? Gli importi dovranno essere restituiti?

Pensionamenti e contratti a tempo

Saranno definite le procedure di pensionamento per 14 unità che al 31 dicembre 2016 erano già in possesso dei requisiti, tra età e contributi. In tal modo sarà eliminato il corrispondente costo di 370mila euro l’anno.

L’amministratore unico, inoltre, nelle settimane scorse ha confermato la fine dei contratti per 18 unità, in scadenza lo scorso mese di novembre: “il costo annuale è pari a 500mila euro”, somma che dovrebbe essere risparmiata. E ancora, “tra le azioni della razionalizzazione, resta la rilevazione della eccedenza del personale ai sensi del decreto Madia, che al momento non è quantificabile”. Aspetto, quest’ultimo, sul quale i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, hanno chiesto spiegazioni. L’incontro dovrebbe tenersi il prossimo 13 dicembre.

Il Red e l’arrivo di 38 unità

“La riduzione del costo del personale” riguarderà il triennio 2018-2010 ed è una “combinazione delle azioni con una scadenza temporale ripartita nel periodo oggetto del piano”, si legge nel piano industriale. “Occorre osservare quanto segue: la riduzione del costo non equivale a una fisiologica riduzione della capacità della società di espletare i servizi in maniera efficiente”, ha precisato Palasciano. Il motivo è il seguente: “A partire dall’esercizio 2018, la società ha aderito al progetto Red-Regione Puglia che prevede la possibilità di effettuare un tirocinio per 38 unità, senza alcun costo aggiuntivo per l’azienda, in quanto finanziato interamente con contributi regionali”.

I 38 saranno selezionati partendo dall’elenco dei brindisini ammessi al reddito di dignità, per il quale il requisito richiesto attiene al reddito Isee inferiore a tremila euro l’anno. La lista sarà messa a disposizione dal Comune di Brindisi.

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