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Cronaca

Torre Guaceto, Latini ritira le dimissioni rassegnate a gennaio

"Occorre dare continuità al Consorzio sino alle elezioni". La lettera del consigliere comunale uscente del Pd depositata ieri. Il 21 gennaio Consales firmò l'avviso per la ricerca di due componenti del Consiglio di amministrazione

BRINDISI – Dietrofront nel consiglio di amministrazione del Consorzio di Torre Guaceto: Enrico Latini, espressione del Pd, ha ritirato le dimissioni che aveva rassegnato l’8 gennaio scorso, scrivendo una lettera al Comune di Brindisi, così come sindaco di Carovigno e al Wwf. Missive che sono state notificate nella mattina di oggi, 11 febbraio.

La decisione assunta da Latini, peraltro consigliere comunale uscente a Brindisi, è legata alla situazione di vacatio che si è venuta a creare nel capoluogo, rimasto senza governo, dopo l’arresto del sindaco Mimmo Consales nell’ambito dell’inchiesta sull’impianto per il trattamento dei rifiuti, con l’accusa di corruzione, a cui hanno fatto seguito le dimissioni in blocco di tutti e 32 i consiglieri comunali. Dopo lo scioglimento delle Assise, si aspetta l’arrivo del commissario che traghetterà Brindisi sino alle elezioni previste per giugno.

Nella missiva, Latini spiega che si tratta di una decisione legata proprio alla situazione amministrativa brindisina, dettata da un atto di responsabilità latini enrico-2per evitare il blocco dell’attività del Consorzio nel periodo del commissariamento perché Torre Guaceto ha scadenze da rispettare, tra le quali l’approvazione del bilancio consuntivo 2015 e il previsionale per l’anno in corso. Dal punto di vista procedurale e squisitamente tecnico, il ritiro delle dimissioni sarebbe possibile perché non sono mai state portate in discussione in assemblea.

“E’ chiaro che nel caso in cui dovesse arrivare la nuova nomina in seno al consiglio di amministrazione del Consorzio, farò un passo indietro”, tiene a sottolineare Enrico Latini, nome indicato da Consales come espressione della maggioranza di centrosinistra che governava, accanto a quello di Cosimo Laguercia, rimasto in carico. Quanto alle dimissioni del mese scorso, la precisazione: “Quella decisione scaturiva dal fatto che non condividevo ciò che stava accadendo perché se da un lato c’era un impegno alla valorizzazione di Torre Guaceto, oasi che ci invidiano in molto per la bellezza, dall’altro c’era tutta la pubblicità negativa legata soprattutto alla gestione del parcheggio. Anche i rappresentanti del Wwf Italia hanno deciso di dimettersi”.

Le dimissioni dei due esponenti dell’associazione ambientalista, restano confermate: sono, quindi, fuori dal cda di Torre Guaceto Nicolò Carmineo e Marco Costantini, dal 12 gennaio. La notte precedente venne dato alle fiamme il deposto della villetta estiva di proprietà della famiglia di Pasquale Luperti, che sino a qualche giorno fa era assessore all'Urbanistica: la pista di Torre Guaceto, al momento, resta la principale tenuto conto dei "no" che il Comune di Brindisi ha espresso rispetto alla gestione del Consorzio, l'ultimo in ordine di tempo si riferisce alla privatizzazione dell'area parcheggio.

Le vicende interne al Consorzio sono state anche oggetto di un'audizione di Luperti, Consales, così come del direttore e del presidente, davanti alla Commissione Ambiente del Senato, su richiesta dei senatori Salvatore Tomaselli del Pd e Vittorio Zizza dei Conservatori e riformisti. 

Il mese scorso, più esattamente il 21 gennaio, Consales firmò l’avviso per la designazione del vice presidente e di un componente in seno al Consiglio di Amministrazione del consorzio di gestione di Torre Guaceto, a cui non ha fatto seguito alcuna nomina. Il bando scadeva il 5 febbraio, 24 ore dopo, il sindaco è stato arrestato.

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