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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Nessuno bonifica discarica abusiva in area protetta e su terreno della Curia

Fu scoperta nel febbraio del 2012 dalla polizia municipale, ma da allora nessuno l'ha bonificata e la situazione di inquinamento del sito e delle aree circostanti permane. Il caso della discarica abusiva di rifiuti di contrada Lamacornola in territorio di Ostuni finisce in una interrogazione a risposta scritta rivolta dal deputato Giuseppe D'Ambrosio del Movimento 5 Stelle al ministro dell'Ambiente

OSTUNI – Fu scoperta nel febbraio del 2012 dalla polizia municipale, ma da allora nessuno l’ha bonificata e la situazione di inquinamento del sito e delle aree circostanti permane. Il caso della discarica abusiva di rifiuti di contrada Lamacornola in territorio di Ostuni finisce in una interrogazione a risposta scritta rivolta dal deputato Giuseppe D’Ambrosio del Movimento 5 Stelle al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla base del materiale documentale fornitogli dal meet-up locale dello stesso M5S.

Il problema principale della vicenda è che la discarica, ubicata in una cava di tufo abbandonata, si trova all’interno del perimetro del Parco regionale delle Dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo, quindi in piena area protetta, e che dopo due anni i rifiuti per azione dei agenti meteorologici si stanno in parte polverizzando disperdendosi con il vento nelle zone agricole circostante, dove si trovano numerose colture ortofrutticole che vengono peraltro irrigate con l’acqua di un pozzo freatico che si trova accanto alla discarica stessa.

Il deputato del M5S spiega nell’interrogazione che il terreno in cui si trova la discarica abusiva scoperta e sequestrata due anni e mezzo addietro dai vigili urbani, è di proprietà della Curia di Brindisi-Ostuni. Ma né la Curia, né l’Ente parco, né il Comune di Ostuni hanno mai provveduto direttamente alla bonifica, o all’intimazione alla bonifica alla proprietà del terreno.

Il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente perciò è appropriato, secondo il Movimento 5 Stelle, visto che il sito da bonificare si trova in un parco naturale. Ma forse, trattandosi di un parco regionale, analoga sollecitazione andrebbe rivolta anche all’assessorato regionale competente, perché avvii direttamente o indirettamente le procedure di messa in mora nei confronti di chi, per legge, deve provvedere alla rimozione dei rifiuti e alla bonifica del sito.

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