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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Minorenni al mare, telefonini e guai con la polizia: vacanze con denunce

Due ragazzini sono passati dalle vacanze sulla costa di Ostuni all'ufficio del pm dei minori: una 14enne ed un 17enne, entrambi della provincia di Bari, sono stati infatti segnalati al magistrato competente dai poliziotti del commissariato della Città Bianca, l'una per simulazione di reato, l'altro per tentata estorsione

OSTUNI - Due ragazzini sono passati dalle vacanze sulla costa di Ostuni all'ufficio del pm dei minori: una 14enne ed un 17enne, entrambi della provincia di Bari, sono stati infatti segnalati al magistrato competente dai poliziotti del commissariato della Città Bianca, l'una per simulazione di reato, l'altro per tentata estorsione. Entrambi al momento sono affidati ai rispettivi genitori. I casi sono tuttavia di natura diversa. Il primo infatti probabilmente è stato dettato dal timore di ricevere un rimprovero da papà e mamma, ma è costato una intera notte, una mattinata e un pomeriggio di lavoro agli investigatori.

La 14enne, circa un'ora dopo la mezzanotte tra sabato e domenica, ha segnalato ad una pattuglia di guardie giurate a Villanova di essere stata rapinata poco prima della borsa contenente il telefono cellulare e qualche banconota. I banditi erano due, ha raccontato la ragazza, e a bordo di una moto di grossa cilindrata, e l'avevano obbligata a consegnare ciò che aveva minacciandola con un coltello. Una pattuglia del commissariato di Ostuni è intervenuta sul posto all'1,50 ascoltando la vittima ed avviando le indagini.

Il porto di VillanovaIl personale diretto dal vicequestore Francesco Angiuli ha consultato vari possibili testimoni, ed ha acquisito le registrazioni di alcune videocamere di sorveglianza, e nel contempo ha cominciato ad effettuare controlli sui soggetti della malavita della zona dediti a tale genere di reati. La denuncia del padre della minorenne barese è stata perfezionata nella mattinata di domenica, quando la presunta vittima è stata nuovamente ascoltata dai poliziotti. La dinamica dei fatti è stata parzialmente modificata, ma la ragazza ha aggiunto altri dettagli sui rapinatori (nella foto, Villanova).

Tuttavia nella fascia oraria indicata dalla 14enne le videocamere puntate sul luogo dei fatti descritti non avevano intercettato alcunchè. Molte cose non quadravano, e nel pomeriggio di domenica la ragazza - riconvocata in commissariato - ha finito col cedere davanti alle palesi contraddizioni del suo racconto. Il suo cellulare in realtà non era stato mai oggetto di rapina. Gli amici glielo avevano restituito poco prima del ritorno negli uffici della polizia, ma ormai la frittata era fatta. La 14enne ha ammesso di avere inventato la storia della rapina per evitare di essere rimproverata dai suoi genitori per l'ennesimo smarrimento del telefonino, ficcandosi però in un guaio peggiore. Sarà infatti segnalata alla procura per i minori come responsabile di simulazione di reato.

Come già detto, di segno ben diverso il secondo episodio, che ha visto come protagonisti una signora di Ostuni e un 17enne del Barese. Alla vittima, alcuni giorni prima, era stato rubato il telefono cellulare mentre era in spiaggia a Santa Sabina. Dopo qualche tempo era stata rintracciata telefonicamente, e una voce maschile le formulava la posta di restituzione del telefono in cambio di 70 euro. L'interlocutore affermava di aver rinvenuto casualmente l'apparecchio, e di averlo fatto poi riparare spendendo appunto la cifra che veniva richiesta come rimborso spese.

Torre Santa SabinaLa donna replicava che nessuno aveva imposto allo sconosciuto di portare il telefono in riparazione, e ne chiedeva pertanto la restituzione immediata. Ma non c'è stato niente da fare. La trattativa è andata avanti, ma la vittima si è rivolta alla polizia. L'appuntamento per la restituzione del telefonino in cambio di denaro, è stato fissato domenica mattina in un noto bar del centro di Ostuni. Dentro, tra i clienti, c'erano anche alcuni poliziotti. La trattativa è andata avanti anche attorno a un tavolino del locale, è si è giunti alla pretesa di una somma di 45 euro.

Ma a quel punto la vittima ha sfoderato un atteggiamento intransigente, affermando che non avrebbe dato un centesimo al ragazzo, e che pretendeva la restituzione immediata del suo cellulare. Il 17enne è rimasto spiazzato, ed ha probabilmente intuito che in realtà la donna non era da sola. Ha accettato di restituire il telefonino in cambio di un cornetto. E così è stato: il barman ha consegnato al ragazzo il croissant, e subito dopo sono intervenuti i poliziotti. Dopo le formalità di rito e la denuncia per tentata estorsione al magistrato per i minori, il giovane è stato affidato al padre. Vacanze rovinate per un'altra famiglia.

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