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Cronaca Fasano

Piattaforma abusiva sulla scogliera: sequestro in uno stabilimento balneare

A segno, nella giornata di giovedì, i controlli condotti dalla Guardia Costiera brindisina lungo il litorale di competenza, per verificare la presenza di casi di abusivismo, il rispetto delle normative sulle concessioni demaniali e lo stato di sicurezza dei tratti di falesia interessati dai fenomeni di erosione

FASANO – A segno, nella giornata di giovedì, i controlli condotti dalla Guardia Costiera brindisina lungo il litorale di competenza, per verificare la presenza di casi di abusivismo, il rispetto delle normative sulle concessioni demaniali e lo stato di sicurezza dei tratti di falesia interessati dai fenomeni di erosione, disposti e coordinati dal comandante della Capitaneria di Porto, capitano di vascello Mario Valente. Sotto sequestro è finita un’area di circa 40 metri quadrati realizzati sulla scogliera dal gestore di uno stabilimento balneare in località Torre Egnathia, presso Savelletri di Fasano.

In pratica, utilizzando materiale di riporto e cemento, era in fase di realizzazione una piattaforma sopra la scogliera stessa, con deturpamento e danneggiamento della stessa. La squadra al comando del maresciallo Roberto Cisternino, della Delegazione di spiaggia di Savelletri, ha provveduto a verificare lo stato dei luoghi, e successivamente a porre sotto sequestro le parti abusive. Per il responsabile degli interventi illegali, si è proceduto con una denuncia a piede libero alla procura della Repubblica di Brindisi.

Un mezzo della Guardia Costiera sul posto-2Va tenuto in considerazione il fatto che la scogliera di Torre Egnathia ricade in un’area di forte interesse archeologico (il porto dell’antica città prima messapica e poi romana è sommerso, e sulla scogliera si trovano anche tracce di sepolture del neolitico). La Guardia Costiera continuerà i controlli a ritmi serrati proprio nell’imminenza dell’estate. Le violazioni purtroppo sono all’ordine del giorno: non solo opere abusive, ma anche interventi sul patrimonio ambientale, come il taglio di dune per allargare la spiaggia e sistemare più ombrelloni (vari casi sono stati segnalati alla nostra redazione a Specchiolla e Pantanaggianni), concessioni che i Comuni rilasciano ma evidentemente senza poi verificarne la corretta gestione.

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