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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Finanza ancora all’Urbanistica: inchiesta sugli affidamenti diretti

Approfondimenti sull'incarico conferito a Dell'Atti per la progettazione di Cala Materdomini: determina firmata dal dirigente Lacinio, compenso 20mila euro. Avviso di proroga notificato già lo scorso 15 febbraio. Oggi i militari hanno acquisito documenti cartacei e informatici per conto del pm, ma non è finita. E il commissario sostituisce l'architetto con Padula

BRINDISI – Sosta lunga oggi (venerdì 26 maggio) dei finanzieri negli uffici del Comune di Brindisi: stanno ancora  acquisendo la documentazione ritenuta utile ai fini dell’inchiesta della Procura sugli affidamenti diretti partiti dal settore Urbanistica, nel periodo dell’Amministrazione caduta lo scorso mese di febbraio per mano della stessa magistratura nel filone dei rifiuti.

Il pm Iolanda Daniela ChimientiIl nuovo troncone di indagine è coordinato dal sostituto procuratore Iolanda Daniela Chimienti (nella foto), e sarebbe partito già prima della fine del 2015, ma solo lo scorso 15 febbraio c'è stata notizia per tre degli attuali quattro indagati perché l'ex assessore all'Urbanistica Pasquale Luperti e l'architetto Luigi Dell'Atti, titolare dell'incarico di progettazione di Cala Materdomini, hanno ricevuto l'avviso di proroga delle indagini, così come Fabio Lacinio in veste di dirigente del settore. Dunque l'inchiesta è partita sei mesi prima, in sordina, senza cioè che Luperti e Dell'Atti fossero informati, al pari di Lacinio.

Oggi, invece, la situazione è cambiata, deve esserci stata una svolta che ha reso necessaria l’acquisizione dei documenti, sia cartacei che su supporto informatico, direttamente negli uffici del Comune. Attività delegata ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria, i quali da questa mattina sono al lavoro nella sede della Ripartizione Urbanistica e Assetto del territorio di via Casimiro. Hanno raccolto documenti  nella stanza occupata dall’ex assessore Pasquale Luperti, così come in quella assegnata al dirigente del settore Fabio Lacinio, dopo essersi presentati nelle rispettive abitazioni.

Luperti ha nominato come avvocato di fiducia Massimo Ciullo, ex assessore nella Giunta di centrodestra di Domenico Mennitti, presente alla perquisizione domiciliare.  Lacinio ha rinnovato l’incarico a Roberto Cavalera che lo assiste già nel procedimento penale sulla discarica di Autigno nel quale è indagato per omissione d’atti d’ufficio in relazione all’inquinamento della falda assieme a dirigenti della Provincia e dell’Arpa. L’architetto ha ritenuto di non avvalersi della presenza del penalista. Dell'Atti ha conferito incarico all'avvocato Massimo Manfreda.

I finanzieri si sono fermati al Comune anche nel pomeriggio: alle 17 il lavoro di raccolta del materiale da consegnare in Procura non era ancora terminato.

Luperti e Lacinio-2Contestualmente alle acquisizioni che a quanto pare potrebbero richiedere una nuova visita negli uffici comunali, sono stati notificati quattro avvisi di garanzia che di fatto rendono indagati  Pasquale Luperti, ora ricandidato con Impegno sociale nella coalizione dei moderati, e gli architetti Fabio Lacinio, dirigente della ripartizione Urbanistica, in precedenza anche alla guida dell’ Ambiente, Teodoro Indini, funzionario del settore Assetto del Territorio e Luigi Dell’Atti, architetto originario di San Pietro Vernotico, dove ha uno studio professionale avviato da anni.

Le ipotesi di reato contestate sono  turbata libertà nella scelta del contraente e falso ideologico, contestate in concorso ai quattro. Nulla di più è scritto nell’atto notificato oggi, in continuità con l'avviso di proroga indagine, ed è per questo che sull’oggetto dell’inchiesta ci sono ipotesi che circolano siano negli stessi ambienti del Comune, sia in quelli elettorali tenuto conto del fatto che l’azione della Procura è avvenuta a nove giorni dall’appuntamento elettorale.

Cala Materdomini di giorno 3-2Il nome di Dell'Atti è tale da ipotizzare un collegamento con il progetto di riqualificazione di Cala Materdomini, l’ex spiaggia degli ufficiali della Marina Militare di Brindisi, che la passata Giunta di centrosinistra guidata da Mimmo Consales, voleva portare a nuova vita. Sembra che la Procura intenda approfondire l’iter che ha portato all’affidamento diretto dell’incarico a Dell’Atti, per un importo pari a ventimila euro più Iva.

Il conferimento della progettazione è avvenuto senza gara, quindi senza una selezione. C’è stata una determina firmata dal dirigente del settore, Lacinio, in data 26 novembre scorso, nello stesso periodo in cui sono stati nominati i componenti dello staff tecnico interno al Comune.

A quanto pare è su questo particolare aspetto che il pm è interessato. Da qui la necessità di procedere oggi con l’acquisizione di documenti direttamente al Comune e nelle abitazioni dei quattro che per questo hanno ricevuto  avviso di garanzia: è un atto dovuto, questo è chiaro, essendo a tutela degli indagati ed un atto necessario per raccogliere elementi ritenuti importanti ai fini degli accertamenti. Non più rinviabili, né in precedenza acquisibili probabilmente perché le indagini erano ancora in una fase embrionale.

Certo è che la presenza dei militari del Nucleo di polizia Tributaria non è passata sotto silenzio: già dalle 8 sono stati visti davanti a Palazzo di città, per poi spostarsi in via Casimiro, passare a Palazzo Nervegna e ritornare negli uffici dell’Urbanistica dove sono rimasti nel pomeriggio. Non è escluso che sia necessario un ritorno, né tanto meno l’acquisizione di computer in uso nella ripartizione.

Cesare CastelliAl Comune, intanto, il commissario Cesare Castelli ha disposto la “rimozione di Fabio Lacinio” con contestuale conferimento di incarico all’ingegnere Gaetano Padula che già lo ha sostituito nella guida del settore Ecologia, sempre per volontà commissariale. Il provvedimento è stato firmato nel primo pomeriggio e appare diretta conseguenza della situazione caotica che si è venuta a creare con l’ordinanza di balneazione e con i divieti lungo tutta la la fascia a Nord di Brindisi, rivista proprio oggi.

Lacinio “non ha reso edotto  con la necessaria, doverosa, compiuta e preventiva informazione sulla portata e gli effetti del provvedimento proposto per la firma, il sottoscritto che confidando sulla bontà e correttezza del provvedimento stesso, ha dovuto fare fronte alla situazione venutasi e creare nella pubblica  opinione dovuta alla confusione e all’imprecisione dell’atto che è risultato non coerente con la realtà che non esso si sarebbe dovuto andare  a definire”, si legge.

Fatta questa premessa, Castelli ha scritto: “In conseguenza di ciò è venuto meno il pur necessario aspetto fiduciario insito nei rapporti con la struttura commissariale in generale e con il dirigente in questione”. Lacinio, quindi, non è più responsabile del settore Demanio marittimo, una costola dell’Urbanistica.

I finanzieri nel tardo pomeriggio, si sono spostati presso la sede di una società di progettazione, il cui amministratore non risulta nell'elenco degli indagati, ma la perquisizione è stata disposta dal pm per ulteriori accertamenti. Probabilmente legati all'ipotesi di falso contestata ai quattro indagati. Il nome della società è emerso da alcuni  documenti del Comune già in possesso del pm al momento della notifica della proroga degli avvisi.

articolo aggiornato alle 19,45



 

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