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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Tenta di soffocare la convivente con la tendina della doccia

Un ostunese di 30 anni arrestato, ai domiciliari, e rimesso in libertà tre giorni dopo: "Tu da qui non esci viva". Intervento degli agenti del commissariato: la donna finisce in ospedale, 21 giorni di prognosi, ma non denuncia

OSTUNI - "Tu da qui non esci viva": un ostunese di 30 anni è stato arrestato, ai domiciliari, e rimesso in libertà a distanza di 24 ore, con l'accusa di aver minacciato e aggredito la convivente, costretta a ricorrere al pronto soccorso. L'episodio di violenza è avvenuto nella serata di venerdì scorso: a chiedere l'intervento degli agenti del commissariato sono stati alcuni vicini di casa della coppia, preoccupati per le urla.

I poliziotti hanno chiesto l'intervento del 118 dopo aver trovato una donna con il volto tumefatto. Stando alla ricostruzione dei fatti, poco prima i due avevano litigato, lei era stata costretta a rifugiarsi in bagno ma lui era riuscita a raggiungerla: avrebbe sfondato la porta a calci, poi l'avrebbe colpita con il phon e avrebbe tentato di soffocarla con il filo e con la tendina della doccia. L'uomo è stato arrestato su disposizione del pubblico ministero di turno, Simona Rizzo, che ha condiviso le evidenze probatorie e la gravità dell'accaduto, anche in cosiderazione del fatto che la donna non ha voluto denunciare il convivente. 

Nella giornata di ieri il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi ha convalidato l’arresto operato in flagranza di reato ma ha sottolineato il positivo effetto deterrente e rieducativo dell’arresto e per questo lo ha rimesso in libertà, ammonendolo severamente al mantenimento di una condotta di vita non equivoca nè lesiva dell’integrità psico-fisica della vittima nel corso del prosieguo dell’iter giudiziario a suo carico. 

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