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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Neanche questo governo fa qualcosa per la scuola". Sciopero

Tornerà in piazza il 12 ottobre anche a Brindisi l'Unione degli Studenti su diritto allo studio e riforma

BRINDISI - Studenti in piazza anche a Brindisi il 12 ottobre prossimo, perchè "neanche il neo governo gialloverde ha ancora preso parola sulla questione spinosa del diritto allo studio, che in campagna elettorale è stato uno degli spot principali del Movimento 5 Stelle: ad ora il ministero dell’Istruzione non ha fornito una sua reale idea di cambiamento e anzi ha dato agli studenti e alle studentesse una serie di informazioni contraddittorie e adulatrici. L’unico vero passo fatto è stata un’azione che guarda al passato, con l’assegnazione della sottosegreteria all’ex preside dell’istituto Majorana Salvatore Giuliano, da sempre sostenitore del governo Renzi e soprattutto redattore della Buona Scuola".

Lo dice un comunicato dell'Unione degli Studenti, che non fa sconti a nessuno, ricordando che "la dispersione scolastica e la scarsa accessibilità agli studi e alla cultura sono una problematica sempre più diffusa sul nostro territorio ma anche su tutta la Puglia e la nazione intera. Negli istituti ormai sempre più assistiamo ad una normalizzazione del disagio, che banalizza queste problematiche e anzi le rende un elemento fondante dell’istituzione scolastica, svuotata del suo naturale ruolo educativo, democratico ed emancipatorio, trasformandola in un accumulo di nozioni e formule", dice l'Uds. 

"Tutto questo ha inizio numerosi anni fa, a partire dalle riforme Moratti e Gelmini, fino ad arrivare alla responsabilità politica del governo Renzi targata Buona Scuola, in cui questo sistema è stato definito in maniera tale da sfornare quanti più soggetti pronti allo sfruttamento e alla subordinazione, attraverso tagli e definanziamenti". Una situazione che l'attuale governo lega-M5S non ha smosso: "Proprio per questi motivi l’Unione degli Studenti ha deciso di mobilitarsi in questi mesi, a livello regionale e nazionale, lanciando una data di agitazione e una serie di inchieste mirate a rilevare e rivelare le reali problematiche presenti nei luoghi di formazione per smascherare quello che è il falso mito della sicurezza salviniana, costruita sulla repressione e sulla paura". Il 12 ottobre, dunque, in piazza.
 

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