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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"A Brindisi il capo era Martena"

BRINDISI – Era il brindisino Raffaele Martena, 25 anni originario di San Pietro Vernotico (uomo di fiducia del clan Buccarella) a gestire i traffici di droga a Brindisi per conto dell'associazione criminosa smantellata questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Lecce che ha portato all'esecuzione di 29 ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip del tribunale di Lecce Vincenzo Braccato su richiesta del pm Elsa Valeria Mignone. Insieme a Martena nelle indagini sono coinvolti altri quattro brindisini, ritenuti suoi collaboratori: Mauro Iaia di 30 anni, Antonio Facecchia di 24, Nicola Magli di 30 e Miriam Guadalupi anche lei trentenne. Alla donna sono stati concessi i domiciliari perchè madre di una bambina in tenera età.

BRINDISI – Era il brindisino Raffaele Martena, 25 anni originario di San Pietro Vernotico (uomo di fiducia del clan Buccarella) a gestire i traffici di droga a Brindisi per conto dell'associazione criminosa smantellata questa mattina dagli agenti della squadra mobile di Lecce che ha portato all'esecuzione di 29 ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip del tribunale di Lecce Vincenzo Braccato su richiesta del pm Elsa Valeria Mignone. Insieme a Martena nelle indagini sono coinvolti altri quattro brindisini, ritenuti suoi collaboratori: Mauro Iaia di 30 anni, Antonio Facecchia di 24, Nicola Magli di 30 e Miriam Guadalupi anche lei trentenne. Alla donna sono stati concessi i domiciliari perchè madre di una bambina in tenera età.

Tutti, insieme agli indagati leccesi, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi. Le indagini dell'operazione “Peter Pan” hanno avuto la durata di tre anni e hanno portato anche all'arresto di 12 persone colte in flagranza di reato e al sequestro di dieci chili di droga (tra cocaina, eroina, hascisc e marijuana). Secondo quanto è stato accertato dagli inquirenti il gruppo criminoso sgominato all'alba di oggi dalla Squadra mobile di Lecce, con l'ausilio della Mobile brindisina per gli arresti del gruppo Martena, aveva base a Monteroni ed era riconducibile al clan dei fratelli Mario e Angelo Tornese (entrambi in carcere), dedito al traffico e allo spaccio di grossi quantitativi di droga e affiliato alla Sacra Corona Unita.

Nell'inchiesta è finita anche la vicenda di Pierpaolo Carallo, ritenuto a capo del gruppo di Monteroni, ucciso il 15gennaio 2009 all'uscita dal bar Desirée a Carmiano (Lecce). A eliminarlo sarebbero stati alcuni aderenti al gruppo per stroncargli qualsiasi volontà di egemonia. Un'azione che, come sottolineato nella conferenza stampa di questa mattina (tenutasi presso la Questura di Lecce) dal procuratore distrettuale antimafia Cataldo Motta, insieme al questore Vincenzo Carella, “evidenzia la particolare violenza del gruppo, con gli stessi componenti a essere intimiditi e minacciati dagli altri”. E anche dagli stessi capi.

Le indagini hanno permesso di accertare, inoltre, che la droga veniva reperita anche dal brindisino e da Brescia. A occuparsi della fascia a nord di Lecce era proprio il tuturanese d'adozione Raffaele Martena che da quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare “riforniva Francesco Attanasio, lo stretto collaboratore di Carallo, direttamente o attraverso suoi stretti collaboratori, Ivan Martucci, Facecchia Antonio e Iaia Mauro”. Miriam Guadalupi 30 anni, residente in via Cappellini, in pieno centro a Brindisi, invece, “si è recata insieme a Raffaele Martena, Andrea Centonze e Lorenzo De Pace a Napoli per rifornirsi di 1021,43 grammi di marijuana”.

Insieme ai cinque brindisini sono finiti in carcere anche: Francesco Attanasio, Andrea Centonze, Marco Ciminna, Pietro Antonio Cino, Piergiorgio De Donno, Lorenzo De Pace, Amine Fouad, Mauro Giaccari, Fabio Lorenzo, Ivan Martucci, Antonio Mazzotta, Andrea Pellè, Roberto Pellè, Remolo Pelusio, Giuseppe Pinto, Davide Podo, Antonio Protopapa, Antonio Quarta, Vincenzo Scippa, Roberto Spagnolo, Marcello Spedicato, Rosanna Tornese, Dario Giaccari e Annachiara De Luca.

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