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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Lata

Abusi sessuali: ancora non formalizzate le denunce contro il parroco

Deve ancora essere analizzato il contenuto del personal computer, delle chiavette Usb e dei Dvd sequestrati ieri (29 ottobre) nell'abitazione del parroco della chiesa di Santa Lucia, indagato per abusi sessuali su minori. Allo stesso tempo, i carabinieri ascolteranno altre persone. Le parti lese individuate fino a questo momento non hanno ancora sporto denuncia

BRINDISI – Deve ancora essere analizzato il contenuto del personal computer, delle chiavette Usb e dei Dvd sequestrati ieri (29 ottobre) nell’abitazione del parroco della chiesa di Santa Lucia, indagato per abusi sessuali su minori. Allo stesso tempo, i carabinieri del Reparto operativo al comando del colonnello Alessandro Colella, in sinergia con il pm Giuseppe De Nozza, ascolteranno altre persone che hanno frequentato il prelato. Va rilevato che le parti lese individuate fino a questo momento non hanno ancora formalizzato la denuncia.

Stando alle testimonianze raccolte dopo la segnalazione arrivata alla redazione del noto programma delle reti Mediaset “Le Iene”, sembra che gli episodi al vaglio delle forze dell’ordine siano avvenuti dal 2001 in poi, non si sa in quale contesto. Le presunte vittime sono persone del posto. Non si esclude che altri testimoni possano farsi avanti nelle prossime ore per segnalare nuovi episodi. I carabinieri, ad ogni modo, non si sbottonano.

Gli accertamenti partirono lo scorso 15 settembre, in seguito a una “blitz” di un inviato delle Iene nella parrocchia di via Lata. Il parroco si rifiutò di ricevere la troupe, allontanandola dalla chiesa. Sul posto, su richiesta dello stesso prelato, si recò anche una pattuglia di carabinieri della locale compagnia.

Qualche giorno prima, come documentato dal servizio televisivo andato in onda ieri, alcuni “infiltrati” delle Iene si erano incontrati con il prete nella sagrestia della chiesa, riprendendo tali incontri con una telecamera nascosta. Dalle immagini trasmesse da Mediaset emerge un atteggiamento estremamente affettuoso, condito da carezze e baci, nei confronti dei ragazzi che si erano presentati con il pretesto di chiedere al sacerdote dei consigli spirituali. 

Le indagini, quindi, andate avanti per settimane, sono giunte a una svolta ieri, con l’esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro nell’abitazione dell’indagato, difeso dall’avvocato Roberto Cavalera. Contestualmente, sono stati acquisiti dei documenti anche nella sede arcivescovile.

Attraverso un comunicato stampa diramato nel pomeriggio, la Curia ha fatto sapere che l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Domenico Caliandro, “dichiara la sua fiducia nella magistratura e attende l’esito delle indagini, esprime vicinanza anche al sacerdote coinvolto, sapendo che  in questa situazione si trova a vivere  un  momento umanamente assai difficile”. Alle ore 18, il parroco era regolarmente in chiesa per celebrare una messa a suffragio, davanti a una trentina di persone. 

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