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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Abusivi da 20 anni, li sfrattano adesso/ Video

FRANCAVILLA FONTANA - Sono passati vent’anni, anno più, anno meno. Hanno ragione gli sfrattati, che non sanno dove andare. E’ inappuntabile il lavoro della magistratura che ha avviato un’inchiesta dopo l’esposto dello Iacp che denuncia l’occupazione abusiva di dieci immobili.

FRANCAVILLA FONTANA - Sono passati vent’anni, anno più, anno meno. Hanno ragione gli sfrattati, che non sanno dove andare. E’ inappuntabile il lavoro della magistratura che ha avviato un’inchiesta dopo l’esposto dello Iacp che denuncia l’occupazione abusiva di dieci immobili della zona 167 di Francavilla Fontana. Fatto sta che dieci famiglie, due a partire da stamattina, sono prive di un tetto.

Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio. Nel quartiere San Lorenzo di Francavilla Fontana ci sono le case popolari. Al piano terra, anche alcuni locali commerciali. Sono proprio questi, senza finestre, assolutamente inadatti ad essere abitati ma non inagibili, ad essere stati occupati da famiglie che attendevano l’assegnazione di un alloggio popolare.

In graduatoria ci sono altre persone che le precedono, l’emergenza casa è una piaga che sembra irrisolvibile a Francavilla Fontana come in altri comuni del Salento, della Puglia. Insomma le dieci famiglie occupano e per vent’anni nessuno le manda via. Restano lì, senza pagare affitto, ma se solo avessero potuto lo avrebbero fatto. Lo farebbero ora, pur di non dover andare via.

Nell’anno domini 2013 lo Iacp si accorge che c’è qualcosa che non va e li denuncia tutti alla procura di Brindisi. Il reato ipotizzato è l’invasione di edifici e il deturparmento e imbrattamento di cose altrui. Il primo è un reato punibile con la reclusione fino a due anni.

Il pm della procura di Brindisi, Manuela Pellerino, constatata l’occupazione abusiva, chiede il sequestro degli immobili. Il gip Giuseppe Licci dà l’ok. Gli occupanti sono costretti a rivolgersi agli avvocati, nel caso di specie a Domenico Attanasi, Massimo Romata e Marcello Cafueri. Segue l’ordine di sgomberare, naturalmente, i locali in questione. Vengono concessi 25 giorni di tempo. Poi da agosto a oggi anche un paio di proroghe.

Ieri mattina nella zona 167 sono arrivati i carabinieri per dare avvio alle operazioni di sfratto. Ci sono famiglie di pensionati, giovani coppie che hanno “ereditato”, illegittimamente, gli pseudo appartamenti popolari. Ci sono bambini. Non sanno dove andare: “Se potessimo pagheremmo l’affitto”, dicono al videoblogger Antonio Ferriero (video) che si autodefinisce “indipendente e che ha a cuore il bene dei cittadini” che sta seguendo la vicenda sin dal principio e che ha pubblicato un servizio approfondito sul loro conto sul suo sito web. L’unica certezza è che devono lasciare quei luoghi. Hanno impacchettato divani, mobili, lavatrici. Le stanno caricando sui furgoni.

Nei giorni scorsi si sono recati in Comune. Chiedono una soluzione. In effetti, in tempi drammatici come quelli che si stanno vivendo, è triste pensare che tutto si possa risolvere con un provvedimento esecutivo e senza che vi sia alternativa. La magistratura non può far altro, essendovi una querela circostanziata. Lo Iacp solo “ieri” ha formalizzato una situazione ormai così radicata nel tempo da essere divenuta consuetudine. Una problematica da sanare, non da liquidare con una cacciata di gruppo.

La politica ha fatto orecchie da mercante fino ad oggi. Fingendo forse di non accorgersi dell’esistenza di nuclei famigliari salvo poi “venirci a chiedere i voti per le elezioni”. Siamo al paradosso, insomma, per di più in un vicolo cieco. Qualcuno deve dare una risposta a questa gente, se non un ricovero in cui passare le notti che verranno.

 

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