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Cronaca Torre Santa Susanna

Accoltella ex fidanzata e il rivale, poi si uccide. Lei é gravissima

Dramma della gelosia a Torre Santa Susanna: un giovane ha accoltellato la ex fidanzata e il nuovo compagno di lei e poi si è tolto la vita. I due sono gravemente feriti: si tratta di Federica Guzzo 25 anni, ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Perrino di Brindisi e di Daniele Scredi di 28 anni originario di Mesagne. Trovato anche un fucile inceppato

TORRE SANTA SUSANNA - Dramma della gelosia a Torre Santa Susanna: un giovane ha accoltellato la ex fidanzata e il nuovo compagno di lei e poi si è tolto la vita dandosi fuoco. I due sono gravemente feriti: si tratta di Federica Guzzo 25 anni, ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Perrino di Brindisi con ferite alla gola e al torace e di Daniele Scredi di 28 anni originario di Mesagne con ferite al torace, è ricoverato in chirurgia toracica all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, con una prognosi di 30 giorni (video). È accaduto intorno alle 23 di ieri, venerdì 1 gennaio, l'aggressione, secondo quanto ricostruito fino a questo momento è avvenuta nella zona industriale di Torre Santa Susanna.

Il luogo del ferimento-2Il cadavere dell'ex fidanzato, si tratta di un ragazzo di 34 anni, Pierluigi De Punzio, imprenditore edile, è stato trovato semicarbonizzato nelle campagne di Torre Santa Susanna, contrada Lu Bellu, verso Mesagne e San Pancrazio Salentino, in un terreno di proprietà di famiglia intorno alle 3 di oggi. Si trovava in un furgone di proprietà dello zio. Sulla dinamica indagano i carabinieri della locale stazione unitamente ai colleghi della compagnia di Francavilla Fontana e del Nucleo investigativo provinciale. La salma è stata trasferita nell'obitorio del cimitero di Torre Santa Susanna per essere sottoposta a esame autoptico. Al momento si ritiene che si sia trattato di suicidio ma saranno ulteriori indagini a fare chiarezza sulla vicenda. 

furgone presunto suicidio (3)-2LA PRIMA RICOSTRUZIONE - Da quanto si è appreso, la vicenda presenta non pochi aspetti dubbi. E i carabinieri stanno lavorando sulla base di testimonianze della famiglia di De Punzio, di altre persone e sulle poche cose riferite in stato di shock dai feriti. La coppia avrebbe incontrato De Punzio, come già detto, nella zona industriale di Torre Santa Susanna nella tarda serata di ieri. L'allarme sulla presenza di due feriti è pervenuto al 118 attorno alle 23,20. Sul luogo c'era l'auto di Pierluigi De Punzio, una Ford Kuga, schiantata contro una colonna di cemento, con gli airbag esplosi. Accanto alla vettura, un fucile da caccia appartenente al padre dell'accoltellatore.

Si presume che dopo un primo, acceso diverbio tra la ex fidanzata, il nuovo compagno e De Punzio, quest'ultimo sia tornato a casa per armarsi. Dalle poche frasi pronunciate da Federica Guzzo mentre veniva soccorsa, sembrerebbe che De Punzio fosse  inseguito, non si è capito bene se dai due fidanzati o da altri. I testimoni avrebbe però indicato la presenza di una sola auto, quella del costruttore. Sempre Federica Guzzo, aveva anche segnalato che pure De Punzio era ferito, e  qui bisogna accertare se a causa dell'incidente o nel corso del precedente scontro.

UN INCIDENTE DA CHIARIRE - Fatto sta, che dopo l'incidente dalle dinamiche ancora non del tutto chiare, Pierluigi De Punzio ha lasciato il luogo, abbandonando auto e fucile. Forse lo ha preso a bordo qualcuno, accompagnandolo nei pressi del luogo dove si trova il garage di famiglia, in cui era parcheggiato un furgone Iveco Daily cassonato, munito di piccola gru. Un mezzo da lavoro. Ma le tracce di sangue trovate dai carabinieri cominciano a circa 200 metri di distanza dal garage. Probabilmente sono quelle lasciate da De Punzio, come se qualcuno lo avesse lasciato in quel punto, da dove comincia la scia ematica. Stranamente De Punzio, in base alla tracce, non si dirige subito verso il garage ma si allontana in direzione di un'officina, poi torna indietro, non riesce ad aprire, e compie perciò un giro sino all'attigua abitazione del nonno, entra, passa nel garage e preleva il furgone.

furgone presunto suicidio-2LA SCOPERTA DEL CORPO BRUCIATO - Il suo telefono cellulare resta attivo sino alle 2 del mattino circa, poi il segnale scompare. I carabinieri rintracciano il luogo grazie ai dati della cella più vicina, che si trova tra San Pancrazio e Mesagne, quella che ha registrato l'ultimo segnale del telefono mobile di Pierluigi De Punzio. Il padre dell'uomo, che collabora alle ricerche degli investigatori dell'Arma, parla di un fondo agricolo di proprietà della famiglia, proprio in quella zona. I militari si recano sul posto, e trovano il furgone in fiamme e accanto, poco discosto dalla cabina di guida, da cui sono partite le fiamme, il corpo di De Punzio che ancora brucia. Per l'imprenditore edile non c'è più nulla da fare. Il cadavere è supino.

La Ford Focus del costruttore-3Comincia il lavoro di investigazione scientifica sui reperti e sui tre luoghi cruciali della vicenda, condotto dagli specialisti del comando provinciale dei carabinieri, quello del medico legale Antonio Carusi, mentre negli ospedali di Brindisi e Lecce i medici sono impegnati per mettere fuori pericolo Federica Guzzo, la più grave dei due fidanzati, e Daniele Scredi. Le indagini vengono coordinate dal sostituto procuratore di turno della procura di Brindisi, Milto De Nozza.

IL FUCILE INCEPPATO - Dopo una notte, seguita da una mattinata e da un pomeriggio di lavoro, gli investigatori dell'Arma attendono di ricevere qualche chiarimento almeno da uno dei due feriti, entrambi feriti alla trachea nel corso dello scontro con De Punzio (Federica Guzzo è stata anche colpita al fegato). Forse in serata si tenterà di sentire almeno Daniele Scredi al "Fazzi" di Lecce. La coppia, sempre da quanto hanno appreso i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana al comando del capitano Nicola Maggio, sarebbe stata sopresa dal costruttore mentre era appartata nella zona industriale di Torre Santa Susanna.

La relazione tra De Punzio e la Guzzo era durata una decina di anni, mentre la ragazza aveva intrapreso il nuovo rapporto con Scredi la scorsa estate. Sempre da quanto rilevato dai carabinieri, è molto probabile che il costruttore abbia tentato di usare il fucile poi rinvenuto accanto alla Ford schiantatasi contro un pilastro di cemento. L'arma infatti era inceppata. Se i due fidanzati dovessero confermare che Pierlugi De Punzio ha tentato di sparare, bisogna parlare di un bilancio dei fatti ancora più grave evitato dal caso. Nessuna traccia ancora dell'arma, o delle armi da taglio, con cui sono state provocate le ferite alla giovane coppia. Oltre alla Ford Kuga, al relitto dell'Iveco Daily e al fucile da caccia, i carabinieri hanno anche sequestrato una Fiat Punto appartenente a Daniele Scredi, auto con cui l'uomo ha raggiunto il pronto soccorso dell'ospedale "Antonio Perrino".

Articolo aggiornato alle 17,40

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